La Segreteria di Stato della migrazione però precisa: «Viene aiutato solo chi ha veramente bisogno»
BERNA - La presenza dei rifugiati ucraini inizia a creare qualche malumore tra i cittadini svizzeri. Al centro delle critiche, le auto di lusso targate ucraina che da mesi circolano tra le nostre città. Un sentimento suscitato dall'apparente contraddizione tra l'assistenza che la Confederazione concede ai rifugiati e i costosi veicoli con i quali sono giunti in Svizzera. Ma è veramente così? Facciamo il punto.
«Sussidi solo a chi ha bisogno» - Non è raro sentire recriminazioni contro i sussidi di assistenza che ricevono i cittadini ucraini ospitati nel nostro Paese. È importante ricordare che non tutti i profughi ucraini ricevono necessariamente aiuti. «L'assistenza sociale è pagata per motivi di sussistenza. Le persone che sono in grado di mantenersi attraverso un'attività lucrativa o un patrimonio disponibile non ricevono quindi l'assistenza sociale», conferma però la Segreteria di Stato della migrazione.
Auto da 100'000 franchi - Ci è stato tuttavia segnalato un caso particolarmente significativo: una coppia con quattro figli, che percepisce poco meno di 4000 franchi mensili dall'Istituto vodese per l'accoglienza dei migranti (EVAM). Allo stesso tempo, i genitori guidano su due grandi auto dal valore di oltre 100'000 franchi ciascuna. Due veicolo i cui costi di manutenzione e assicurazione sarebbero difficili da sostenere anche per una famiglia svizzera della classe media.
Forzare la vendita? - «Per quanto riguarda i veicoli, dato che la permanenza sembrava essere temporanea, in attesa dell'evoluzione del conflitto, è stato provvisoriamente deciso, per tutto il Paese, di non forzarne la vendita dei veicoli. Questa decisione resterà in vigore al 31 dicembre 2022», spiega il centro di accoglienza migranti nel canton Vaud.
I controlli - Inoltre, i rifugiati ucraini non hanno bisogno di dimostrare che necessitano di un’assistenza. «L'EVAM istituisce un colloquio al loro arrivo per completare una richiesta di assistenza. L'assistenza viene decisa sulla base delle loro dichiarazioni. Queste informazioni vengono aggiornate una volta al mese per rinnovare o meno l'assistenza. È probabile che i controlli successivi interrompano l'assistenza se dovessero dimostrare che è infondata», spiega l'Evam.