Alla marcia di protesta, organizzata da sindacati e partiti di sinistra, hanno preso parte un migliaio di persone.
GINEVRA - «È abbastanza angosciante vedere cosa sta succedendo in molti Paesi vicini. Basta guardare in Francia o in Italia, l’ascesa dell'estrema destra ci preoccupa», commentano due adolescenti ai microfoni dei colleghi di 20Minuten, poco prima dell'inizio del corteo antifascista di protesta avvenuto oggi a Ginevra. «Qui in Svizzera siamo ancora un po' protetti ma la situazione si fa più tesa, temiamo un effetto domino. Serve solidarietà, non divisione».
Più di mille persone - Un migliaio di persone sono scese in Piazza oggi a Ginevra per denunciare l'ascesa dei movimenti di estrema destra. La manifestazione è stata organizzata in occasione del 90° anniversario degli eventi del 9 novembre 1932, quando nella città di Calvino l'esercito sparò su manifestanti antifascisti, uccidendo 13 persone e ferendone 65.
Contro il razzismo - I dimostranti - 1200 secondo gli organizzatori, 600 secondo la polizia - sono partiti dalla stazione centrale e si sono diretti alla Plaine de Plainpalais, via la lussuosa rue du Rhône. «L'antifascismo è la solidarietà e la giustizia contro il neoliberismo e il razzismo», ha detto al microfono la segretaria regionale del sindacato Unia Ana Gabriel prima dell'inizio della manifestazione. La marcia è stata organizzata da sindacati, partiti e associazioni di sinistra.
Una lezione da imparare - «Dobbiamo imparare le lezioni del passato, unirci e occupare il terreno perché non ricominci», racconta un giovane belga, venuto da Bruxelles per sfilare alla marcia di protesta.
Il corteo in particolar modo se la prende con il capitalismo, «che si sposa molto bene con il fascismo». Alcuni partecipanti sostengono una nuova lotta di classe, altri attaccano la «violenza della polizia» o denunciano le disuguaglianze. «Le grandi aziende stanno approfittando dell'attuale crisi economica. I grandi ingrassano e, con i loro alleati politici, offrono falsi colpevoli ai più poveri», denuncia un manifestante.
Nessun incidente - Microfono alla mano, un sindacalista grida su un ponte della città romanda: «Il fascismo non appartiene al passato, è presente oggi. Ieri, oggi e domani, l'estrema destra non è la benvenuta!» La manifestazione si è svolta senza incidenti ha detto la polizia.