Per arginare il traffico la Città pensa all'obbligo di ritiro in centrali ad hoc. Ma non mancano le criticità
BERNA - Un fiume di pacchi, quello che ogni giorno scorre per le arterie - sempre più intasate - della città di Berna che non ne escono affatto indenni.
Sono molti e frequenti gli ingorghi causati nelle vie del centro da parte di furgoni dei corrieri espresso che si fermano per consegnare decine di migliaia di pacchi l'anno. Il picco, si sa, inizia questa settimana (con il periodo di saldi a ridosso del Black Friday) e si protrae - attraverso il Natale - fino all'anno nuovo.
Per tentare di scongiurare l'invivibilità urbana, anche perché lo shopping online ormai non è più una tendenza ma una realtà fatta per restare (e crescere), il Municipio della città di Berna starebbe pensando a un blocco totale delle consegne dei pacchi per le abitazioni private. I colli, che si stima possano arrivare a 60mila l'anno entro il 2040, dovrebbero essere ritirati presso una stazione ad hoc (o una serie di punti di ritiro).
L'idea del governo cittadino rossoverde, svelata in anteprima dal Blick è poi stata confermata dall'amministrazione: «Se si parla di zone urbane densamente popolate, quella dei punti di ritiro potrebbe essere una soluzione più vantaggiosa dal punto di vista ambientale e meno dispendiosa», ha confermato la Città via portavoce. La centrale (o le centrali) di raccolta potrebbero poi rivelarsi degli hub interessanti anche dal punto di vista economico.
Ma i problemi, e le critiche non mancano. Fra le criticità c'è senz'altro quella della mobilità della popolazione: non è scontato che tutti abbiano un auto, soprattutto se per chi risiede nel centro città. Altro dubbio riguarda il fatto che l'idea possa davvero ridurre il traffico cittadino (secondo i dati dell'Ustra gli spostamenti privati in auto sono il 90% del totale in Svizzera).
Inoltre, la decisione andrebbe in contrasto con il mandato federale dato dalla Confederazione alla Posta per quello che è un servizio pubblico garantito dallo Stato. Insomma, la questione rischia di mettere in rotta di collisione il Municipio con il Palazzo federale. Un testa a testa, nel quale l'amministrazione della Capitale difficilmente riuscirà a spuntarla.
Al di là della reale fattibilità dell'idea quella dei box di consegna/ritiro è una realtà sempre più diffusa, tanto in Svizzera quanto in Ticino. Sono molti, infatti, i rivenditori che permettono questa formula e gli esercizi che offrono questa possibilità.