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SVIZZERA«Un programma di costruzione di strade del tutto esagerato». Ata e le associazioni verso il referendum

22.02.23 - 12:03
Per l’Associazione traffico e ambiente «ogni ampliamento autostradale comporta un aumento del volume di traffico».
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«Un programma di costruzione di strade del tutto esagerato». Ata e le associazioni verso il referendum
Per l’Associazione traffico e ambiente «ogni ampliamento autostradale comporta un aumento del volume di traffico».

BERNA - Il messaggio concernente il programma di sviluppo strategico Prostra 2023, presentato oggi dal Consiglio federale, «si contrappone totalmente agli sforzi per raggiungere gli obiettivi climatici». Da qui, la costituzione di un’alleanza per «il lancio di un referendum».

Secondo l’ATA, Associazione traffico e ambiente, e i suoi alleati, i progetti di ampliamento pianificati sono «sovradimensionati e inadatti a risolvere i problemi viari esistenti. Al contrario, come si è sempre visto in passato: più strade portano più traffico».

Ogni ampliamento autostradale «comporta un aumento del volume di traffico. Velocemente si formano nuovi ingorghi e si torna a chiedere nuove strade. Il risultato è un aumento delle ore in colonna, degli inquinanti atmosferici, del rumore e del CO2». Al contempo, secondo Ata, ogni ampliamento comporta «la perdita di prezioso terreno agricolo e di biotopi». «Nonostante ciò, il Consiglio federale intende costruire nuove tratte potenziando la rete delle strade nazionali», commenta Ruedi Blumer, presidente dell’ATA «Il Governo non sta risolvendo nessun problema viario ma sta addirittura pianificando dei progetti che sono osteggiati dai Comuni e dalle Città interessate. Sono necessarie delle misure risolutive per diminuire e trasferire il traffico».

Secondo l’ATA i progetti previsti non si giustificano per i seguenti motivi: «L'ampliamento delle strade porta inevitabilmente un aumento del traffico. Questo è stato confermato più volte in passato». Invece dell’ampliamento, «si devono perseguire strategie più sensate. Il passaggio ai trasporti pubblici, la riduzione della velocità e di conseguenza del rumore, l’uso del carpooling, il supporto al lavoro da casa e lo sviluppo dell’infrastruttura ciclabile permettono di orientare le abitudini legate alla mobilità e riducono il volume del traffico, il rischio d'ingorghi e incidenti come anche l'inquinamento dell’ambiente».

Il potenziamento delle strade è «la via sbagliata in termini di politica dei trasporti, pianificazione territoriale e politica ambientale e climatica. I progetti mancano l’obiettivo e sono in contraddizione con gli impegni climatici della Svizzera».
L’ATA si augura che le Camere federali «correggano e riducano questo esagerato programma di costruzione di strade. In questa forma la lista di progetti previsti è inaccettabile. A queste condizioni, l’ATA e i suoi alleati faranno tutti gli sforzi necessari per fermare, attraverso il lancio di un referendum, questo pacchetto di ampliamento stradale sovradimensionato e ostile al clima».

L’alleanza per il lancio di un eventuale referendum si sta costituendo in questi giorni. Oltre all'ATA, ne fanno parte associazioni nazionali, come Umverkehr e Medici per l'ambiente, e regionali, come i Cittadini per il territorio e il Gruppo no alla terza corsia A2.

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