È quanto è stato comunicato poco fa in merito della crisi finanziaria che rischia di travolgere Credit Suisse.
BNS e FINMA: «Credit Suisse soddisfa le esigenze in materia di capitale e liquidità poste alle banche di rilevanza sistemica».
ZURIGO - «La BNS fornirà liquidità in caso di bisogno». È quanto è stato comunicato poco fa dalla stessa banca centrale elvetica e dall'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) in merito alla crisi finanziaria che rischia di travolgere Credit Suisse. In caso di «emergenza», infatti, la Banca nazionale svizzera (BNS) metterà liquidità a disposizione all'istituto di credito.
«Il crollo di Svb? Nessun pericolo diretto per la Svizzera»
Credit Suisse - si legge in una presa di posizione congiunta - «soddisfa le esigenze in materia di capitale e liquidità poste alle banche di rilevanza sistemica». La BNS metterà quindi a disposizione di Credit Suisse liquidità «in caso di necessità». BNS e FINMA sostengono poi che i problemi di determinati istituti bancari negli Stati Uniti - il fallimento della Silicon Valley Bank (Svb) è implicito - «non comportano alcun pericolo diretto di contagio per il mercato finanziario svizzero». Le rigorose esigenze in materia di capitale e di liquidità che gli istituti finanziari elvetici sono infatti «tenuti a soddisfare ne garantiscono la stabilità».
Secondo la regolamentazione svizzera, tutte le banche devono disporre di riserve di capitale e di liquidità corrispondenti o superiori alle esigenze minime dei cosiddetti standard di Basilea. Inoltre, le banche di rilevanza sistemica sono tenute a soddisfare esigenze particolari in materia di capitale e di liquidità. Ciò consente di assorbire gli effetti negativi di gravi crisi e shock, sostengono BNS e FINMA.
Un possibile salvavita
La decisione di BNS, che fornirà liquidità «in caso di bisogno», potrebbe interrompere l'emorragia fatta registrare quest'oggi dal titolo di CS in borsa, che è arrivato a toccare il suo minimo storico, con un valore parecchio al di sotto dei due franchi, con picchi abissali attorno agli 1,55 franchi (-30%). A fine giornata il titolo si attestava attorno al -24%.
Una tendenza negativa che ha finito per influenzare le borse europee che sono tutte sprofondate nelle cifre rosse. Importanti le ripercussioni anche sugli altri istituti di credito elvetici (come Ubs) e anche le assicurazioni (Swiss Life, Zurich). Prima della comunicazione di BNS, il Ceo André Helfenstein aveva provato a placare la bufera che soffiava sui mercati finanziari precisando che Credit Suisse è «ancora molto ben capitalizzato».