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VAUDRimpatriati con la forza, le loro "sagome" nella cattedrale

17.06.23 - 13:58
L'azione simbolica è stata organizzata questa mattina a Losanna dal collettivo "Droit de rester". Presenti anche due granconsiglieri
keystone-sda.ch (LAURENT GILLIERON)
Fonte ats
Rimpatriati con la forza, le loro "sagome" nella cattedrale
L'azione simbolica è stata organizzata questa mattina a Losanna dal collettivo "Droit de rester". Presenti anche due granconsiglieri

LOSANNA - In occasione della Giornata del rifugiato, il collettivo vodese "Droit de rester" ha organizzato stamane un'azione simbolica presso la cattedrale di Losanna. Una trentina di persone hanno chiesto l'immediata sospensione dei rimpatri Dublino, in particolare verso la Croazia.

Gli attivisti sono entrati nella cattedrale intorno alle 11 per tenere una conferenza stampa e parlare della delicata questione dei rimpatri forzati dei richiedenti asilo. Tra loro c'erano anche due granconsiglieri di Ensemble à Gauche, Elodie Lopez e Joëlle Minacci.

Nella parte anteriore della cattedrale, sulla fila di banchi di sinistra, il collettivo aveva allestito una dozzina di sagome di cartone che simboleggiavano le persone rimpatriate con la forza dal cantone, con un brevissimo resoconto delle condizioni in cui sono state rinviate.

Nella fila di destra, attivisti e sostenitori reggevano cartelli colorati con i nomi, le età e i Paesi di provenienza dei richiedenti asilo respinti e minacciati di espulsione. L'azione si è svolta pacificamente per un'ora, con una presenza discreta della polizia all'esterno e poi all'interno della cattedrale.

L'operazione si è svolta in concomitanza con una mostra sui migranti, con circa 30'000 barchette di carta piegate esposte sul pavimento a simboleggiare le persone scomparse in mare nel tentativo di raggiungere l'Europa dal 2013.

I leader del collettivo hanno lanciato un appello a tutte le chiese del cantone e al governo vodese, chiedendo di garantire una migliore protezione ai rifugiati. Hanno auspicato una moratoria urgente sull'espulsione forzata dei richiedenti asilo.

"Droit de rester" ha criticato la Segreteria di Stato della migrazione (SEM), che continua ad affermare che l'accesso all'assistenza sanitaria è garantito alle persone espulse verso Croazia. Secondo le informazioni del collettivo, l'ong "Médecin du Monde", che la forniva, ha interrotto il suo lavoro nel Paese.

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COMMENTI
 

Peter Parker 1 anno fa su tio
Ma non capisco su che base si debba sospendere il trattato di Dublino. Chi ha diritto di restare resta, chi non c’è l’ha purtroppo deve partire. Cosa si vuole proporre? Di introdurre la regola di nascondino, che quando uno riesce ad arrivare alla “base” e’ salvo e quindi intoccabile?

Bric&Brac 1 anno fa su tio
Già sono esenti da manette in acciaio ed eventuale palla al piede, gauche cosa vuol dire? Chi mi aiuta vince un viaggio il primo agosto al praticello del Grütli con camicia o maglietta nera per poter così usufruire meglio del sole.

curiuus 1 anno fa su tio
Non mi risulta che la Croazia sia un paese a rischio per il rientro dei nostri rifugiati, asilanti e chi più ne ha più ne metta...
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