Le donne del PS stanno valutando un'iniziativa popolare per la riduzione dell'orario di lavoro. Gli imprenditori sono contrari.
BERNA - Ridurre il tempo lavorativo, anche in maniera significativa, a parità di salario. È l’idea attorno cui sta lavorando il PS, non escludendo la volontà di lanciare un’iniziativa popolare (che, stando ad alcune informazioni, dovrebbe essere presentata proprio oggi). A promuovere la proposta sono soprattutto le donne del partito di sinistra, le quali mettono in luce «l'iniqua distribuzione del lavoro retribuito e non retribuito tra i sessi». Nello specifico, sottolineano come le donne svolgano il 60% dei 9,8 miliardi di ore di lavoro domestico e familiare non retribuito, che corrisponde a circa 244 miliardi di franchi svizzeri. Inoltre, una riduzione dell'orario di lavoro porterebbe a un maggiore benessere delle persone, riducendo i casi di esaurimento e burnout, oggi molto diffusi.
I datori di lavoro dicono no
L'Unione svizzera degli imprenditori non gradisce però la proposta. «Non terrebbe conto delle esigenze delle aziende e in generale aumenterebbe i costi salariali», afferma Daniella Lützelschwab, membro del Comitato esecutivo. Le aziende dovranno, inoltre, assumere altro personale (e non è scontato riescano).
Che possibilità ci sono di ridurre l'orario di lavoro?
Negli ultimi anni il tema è più volte approdato in Parlamento. Proprio il giorno dello sciopero delle donne, una mozione per una settimana di 35 ore è stata respinta dal Consiglio nazionale. I Verdi e il PS si sono espressi all'unanimità per il sì, tutti i partiti borghesi all'unanimità per il no. Anche se in autunno ci saranno le elezioni, è probabile che non cambierà nulla. Resta da vedere se la questione avrà una chance di fronte al popolo. Un sondaggio condotto in primavera dall'istituto di ricerca Sotomo ha mostrato che il 68% della popolazione ritiene che si lavori troppo. Il desiderio di accorciare la settimana lavorativa a quattro giorni è particolarmente popolare tra i giovani.
Ecco quanto si lavora la Svizzera
Nella maggior parte delle aziende, 42 ore settimanali sono considerate un carico di lavoro del 100%. L'orario di lavoro massimo previsto dalla legge è di 45 ore per i lavoratori delle aziende industriali, il personale d’ufficio, gli impiegati tecnici e altri, oltre al personale di vendita delle grandi aziende del commercio al minuto. Per tutti gli altri sono 50 ore.
Ci sono grandi differenze in Europa
Le differenze dell'orario di lavoro settimanale in Europa sono notevoli, come dimostrano i dati di Eurostat. I lavoratori in Grecia, Svezia e Austria sono i più "impegnati" con 42 ore di lavoro settimanali. All'estremità inferiore della scala si trovano, tra gli altri, i finlandesi (38,7 ore) e i francesi. Questi ultimi lavorano 40 ore a settimana, anche se in realtà si applica ancora la settimana di 35 ore.