Un furioso incendio ha distrutto la sede delle elementari di Ranches, nel comune di Vernier.
GINEVRA - «Una scuola che brucia è sempre uno shock e un'enorme tristezza. Pensiamo ai nostri alunni. Ai nostri figli. Per loro è un luogo indispensabile». È con queste parole colme di rammarico che il municipale del comune di Vernier Martin Staub ha commentato a 20 minutes l'incendio che la scorsa notte ha devastato la scuola elementare di Ranches.
Spente le fiamme, da questa mattina è iniziata una vera e propria corsa contro il tempo per garantire ai circa 400 allievi che frequentano l'istituto di poter tornare in classe il prossimo 21 agosto. Ovvero tra meno di sette settimane. «La nostra priorità assoluta è quella di trovare una soluzione», afferma l'assessore, precisando che tra le ipotesi vi è inevitabilmente quella dell'utilizzo di container o di alloggi temporanei.
Un rogo insolito - Il rogo divampato nella tarda serata di ieri è «estremamente insolito» poiché ha coinvolto in maniera particolare la parte esterna dell'edificio. Sono infatti oltre cinquanta i metri di facciata dell'edificio che sono stati completamente devastati, mentre solitamente - anche in caso d'incendio molto violento - i danni esterni sono appena visibili.«Le fiamme - precisa Straub - si sono effettivamente estese ai lati per tutta la larghezza dell'edificio. È un'altra stranezza», ammette il responsabile ricordando che lo stabile, costruito negli anni '70, era stato completamente ristrutturato cinque anni prima. «Con i materiali che ricoprono le pareti, progettati per resistere alla pioggia e trattenere il calore, che sono stati completamente consumati dalle fiamme».
Scoppiato al piano terra - L'origine dell'incendio rimane per ora sconosciuta. Ma dalle prime indicazioni sembra che sia divampato al piano terra, ovviamente all'esterno della scuola, per poi svilupparsi molto rapidamente. «L'intensità dell'incendio è stata incredibile e ha fatto esplodere tutte le finestre su due piani», ha osservato il primo tenente Nicolas Millot, responsabile della comunicazione del Servizio d'incendio e soccorso (SIS) del Canton Ginevra.
Allarme alle 23.26 - Pompieri che hanno ricevuto un primo allarme alle 23.26, seguito rapidamente da altre ventotto chiamate. Al loro arrivo sul posto, il primo obiettivo è stato quello di evitare che l'incendio si propagasse all'interno, nelle stanze e sul tetto. «La nostra prima azione è stata quella di installare due manichette a sinistra e a destra delle facciate». In totale, il SIS ha utilizzato nove manichette antincendio. Ma nonostante gli sforzi non è stato possibile salvare completamente l'interno della scuola. «Diverse aule sono purtroppo andate completamente distrutte. I controsoffitti sono crollati e le lampade si sono fuse», ammette Nicolas Millot.
Curiosi e poliziotti in borghese sul posto - Mentre venti pompieri professionisti e diciassette volontari lottavano contro le fiamme sul luogo dell'incendio sono accorsi anche alcune decine di curiosi che osservavano le operazioni di spegnimento. Ma non solo. Perché tra loro erano anche presenti diversi agenti in borghese, in particolare per cercare di ottenere dai giovani presenti le immagini dei primi momenti dell'incendio. Il rogo è stato dichiarato «sotto controllo» alle 0.57 del mattino. Ma per i servizi di emergenza si prospettano altre ore di lavoro: «Dovremo sgomberare gran parte delle facciate e delle aule», spiega Nicolas Millot, segnalando che un pompiere è rimasto leggermente ferito a una mano (cucita con alcuni punti di sutura) durante l'intervento.