Due rappresentanti ebraici del cDA della Comunità di lavoro interreligiosa in Svizzera (IRAS COTIS) hanno abbandonato l'organizzazione.
BERNA - Due rappresentanti ebraici del consiglio di amministrazione della Comunità di lavoro interreligiosa in Svizzera (IRAS COTIS) hanno deciso di abbandonare l'organizzazione in segno di protesta. I due membri chiedono che la presidente della Comunità di lavoro Rifa'at Lenzin si dimetta dall'Associazione Svizzera-Palestina (ASP), giudicata a seguito dell'attuale crisi in Medio Oriente troppo radicalizzata.
Il segretario generale della Federazione svizzera delle comunità israelite (FSCI), Jonathan Kreutner, ha confermato oggi all'agenzia di stampa Keystone-ATS quanto riportato dal domenicale zurighese NZZ am Sonntag. Dopo gli avvenimenti del 7 ottobre 2023, la posizione dell'ASP, di cui Lenzin fa parte, si sarebbe radicalizzata e questo avrebbe spinto la coppia di fede ebraica a lasciare l'organo esecutivo dell'IRAS COTIS.
«Per la comunità ebraica svizzera è indispensabile che si prendano le distanze da queste ostilità. In qualità di membro dell'ASP, Lenzin sta anche legittimando la posizione e le dichiarazioni rilasciate da questa associazione nelle scorse settimane», ha dichiarato Kreutner. «Ciò rappresenta una sfiducia nei confronti della comunità ebraica in Svizzera».
L'IRAS COTIS è l'unica organizzazione interreligiosa in Svizzera in cui sono rappresentate tutte le comunità religiose. Secondo il segretario generale, si tratta di un'importante piattaforma di dialogo che deve essere mantenuta a ogni costo.
Ora resta da attendare i risvolti delle dimissioni dei due rappresentanti ebrei e le relative ripercussioni in seno all'organizzazione. Le cinque rappresentanze ebraiche della Comunità di lavoro potrebbero essere disposte a mettere in discussione la loro affiliazione.