Il filantropo vallesano aveva 88 anni.
MARTIGNY (VS) - Léonard Gianadda è deceduto oggi all'età di 88 anni.
A Martigny lascia la Fondazione Pierre Gianadda, così chiamata in memoria del fratello, un museo di fama internazionale che ha esposto opere di artisti illustri come Picasso, Van Gogh e Rodin.
Il Canton Vallese ha confermato a Keystone-ATS l'informazione riportata da Le Nouvelliste. Léonard Gianadda lascia la Fondazione Pierre Gianadda, inaugurata nel 1978, che ogni anno accoglie migliaia di visitatori.
Nel 2018 Gianadda aveva annunciato pubblicamente di essere affetto da un cancro. Nonostante fosse malato, è rimasto molto attivo, continuando in particolare a concretizzare esposizioni. A fine ottobre era stato ospedalizzato in seguito a un incidente d'auto nel quale era rimasto gravemente ferito a una gamba.
Fondazioni e patrimonio
Durante la sua vita, il mecenate non ha annunciato un successore alla testa dell'istituzione culturale. Ha invece creato la Fondazione "Léonard Gianadda" nel 2019 per gestire e distribuire il suo patrimonio. «Sono giunto a un'età nella quale ho voglia di mettere le cose in ordine creando una fondazione che potrà dar seguito ai miei anni di mecenatismo negli ambiti quali musica, spettacolo, storia e sport», aveva annunciato allora ai media.
Nel 2010, Gianadda aveva inoltre inaugurato con la moglie Annette una fondazione a scopo sociale. Nel 2015, si era impegnato a favore dei rifugiati siriani, mettendo a disposizione cinque appartamenti per altrettante famiglie sull'arco di cinque anni. Un'azione ovvia per il mecenate, il cui nonno, un immigrato italiano, era stato accolto in Svizzera.
Dal 1° gennaio 2020, la Fondazione Léonard Gianadda gestisce il 100% delle azioni che il mecenate possedeva in seno alla sua agenzia immobiliare, nonché i suoi beni immobiliari «di considerevole ampiezza», rilevava lui stesso senza svelare il valore totale. Aveva inoltre indicato di aver distribuito circa 110 milioni di franchi in quarant'anni sotto forma di patrocinio.
Giornalista per la TSR
Gianadda nasce il 23 agosto 1935 a Martigny (VS). Spronato a studiare dai suoi genitori, nel 1960 si laurea in ingegneria civile al Politecnico federale di Losanna (EPFL).
Parallelamente ai suoi studi lavora come giornalista. Alla fine degli anni cinquanta, viene assunto dalla Televisione svizzera romanda (TSR diventata poi RTS) e diviene il primo corrispondente dal Vallese.
Nel 2020, la stampa svizzera saluta il suo impegno di allora facendo di lui membro d'onore dell'Associazione della stampa vallesana e di Impressum. «Sono davvero toccato. Il giornalismo e il reportage fotografico sono stati una tappa incredibile nella mia vita», aveva dichiarato Gianadda.
Appassionato di viaggi, già nel 1950, all'età di 15 anni, nel corso di un soggiorno in Italia che lo porta anche a Roma con la madre e i due fratelli, scopre Michelangelo, la Cappella Sistina, i musei e le chiese. All'inizio degli anni 60, apre un ufficio d'ingegneria con un compagno di studi.
Fondazione Pierre Gianadda
Nel 1976, intende costruire un edificio locativo su un terreno di sua proprietà. Ma vi scopre le vestigia di un tempio gallo-romano.
È a quel tempo che suo fratello Pierre, 38 anni, perde la vita in seguito a un incidente aereo in Italia. Léonard decide allora di creare una Fondazione che porti il nome del fratello e di costruirla al posto dell'edificio inizialmente progettato.
La Fondazione Pierre Gianadda viene inaugurata il 19 luglio 1978, giorno in cui Pierre avrebbe compiuto 40 anni. Da allora il museo accoglie centinaia di migliaia di visitatori all'anno.
Numerose distinzioni
Klee, Picasso, Hodler, Rodin, Giacometti, Modigliani, Chagall, Gauguin, Van Gogh e molti altri sono stati esposti alla Fondazione Gianadda. Quest'ultima ospita anche concerti di musica classica.
Il lavoro di Gianadda è stato ricompensato a varie riprese. In particolare è stato insignito dei titoli di Chevalier de l'Ordre national du Mérite de la République française, di Chevalier de la Légion d'honneur, di Officier des arts et des lettres e di officier de la Légion d'honneur. Nel 1996 ha ottenuto il Premio del Canton Vallese e nel 2019 il Premio Europa Nostra. Nel 2001 è diventato membro dell'Accademia di belle arti.
Padre di due figli, era anche membro, fra gli altri, del consiglio di amministrazione del Musée Rodin e del primo consiglio di orientamento della Fondazione Henri Cartier-Bresson di Parigi.