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CONFERENZA DI PACE«Una Svizzera sempre sicura e dai bellissimi hotel»

17.06.24 - 22:01
Grazie alla conferenza di pace l'immagine del Paese è stata rafforzata, soprattutto all'estero. Gli esperti tuttavia avvertono: «Sul turismo effetti non duraturi».
IMAGO/Köbi Schenkel
Secondo gli esperti di turismo, la conferenza di pace sul Bürgenstock rafforza l'immagine della Svizzera come Paese disponibile e sicuro.
Secondo gli esperti di turismo, la conferenza di pace sul Bürgenstock rafforza l'immagine della Svizzera come Paese disponibile e sicuro.
«Una Svizzera sempre sicura e dai bellissimi hotel»
Grazie alla conferenza di pace l'immagine del Paese è stata rafforzata, soprattutto all'estero. Gli esperti tuttavia avvertono: «Sul turismo effetti non duraturi».

BÜRGENSTOCK - Ascona e Locarno beneficiano ancora del fatto di essere state teatro della storia mondiale. Locarno con la conferenza di pace del 1925, Ascona con l'incontro segreto del marzo 1945 poco prima della fine della Seconda Guerra Mondiale. Sorge quindi spontanea una domanda: il Bürgenstock diventerà un polo di attrazione per turisti da tutto il mondo?

L'immagine della Svizzera: disponibile e sicura - Secondo Markus Berger, portavoce di Svizzera Turismo, la Conferenza di pace aiuta il rafforzamento dell'immagine del Paese all'estero: «Fondamentalmente, fa sì che la reputazione per la quale la Svizzera è già nota venga rafforzata. In altre parole, l'immagine di un Paese sicuro, ben sviluppato e con bellissimi hotel a 5 stelle».

Un pensiero condiviso anche dalla ricercatrice sul turismo Monika Bandi Tanner dell'Università di Berna: «L'evento è stato prezioso, in questo modo il Paese viene percepito come un luogo umanitario e accogliente».

Più turismo di giornata sul Bürgenstock - Berger spiega che il summit conclusosi ieri spingerà soprattutto gli svizzeri a visitare il Bürgenstock. «Per le persone che si trovano nelle vicinanze e sono alla ricerca di idee per un'escursione, il fatto che la conferenza si sia svolta qui potrebbe spingerli a visitare il Bürgenstock», alla scoperta dei luoghi più salienti dell'incontro.

I due esperti, tuttavia, si aspettano che gli effetti siano a breve termine: le persone non hanno preso piena consapevolezza del luogo in sé. La svolta tanto attesa per il Bürgenstock quindi - di fatto - non ci sarà, afferma Berger.

Mancanza di ispirazione ed emozione - Stando al portavoce di Svizzera Turismo questo è dovuto al fatto che l'ispirazione sia mancata. Insomma, per l'occasione il Bürgenstock avrebbe dovuto essere maggiormente promosso sui social. «Se le immagini di paesaggi suggestivi vengono costantemente diffuse tramite questi canali si è ispirati a visitare quel luogo, ad esempio. Sarebbe stato il caso del Bürgenstock se sullo sfondo della conferenza di pace fosse sempre comparso lo splendido panorama che si può godere dalla montagna. Ma - aggiunge - così non è stato».

A suo parere, poi, è mancato l'effetto imitazione, ovvero quel «fenomeno che si verifica quando ci si identifica nei personaggi di una serie televisiva». Berger cita ad esempio il pontile sul lago di Brienz a Iseltwald, diventato un luogo molto conosciuto grazie a una serie tv coreana. Durante la conferenza di pace, sottolinea, sono mancati momenti emozionanti.

Mancanza di una storia - Dal canto suo, Monika Bandi Tanner sostiene che non sia stata associata sufficiente emozione alla conferenza di pace. «Viaggiare è molto spesso una questione egoistica - spiega nella sua analisi -. Ora il Bürgenstock ha assunto un significato grazie alla conferenza, ma è improbabile che le persone siano state incuriosite a tal punto da considerarla come meta turistica o di viaggio», manca di una storia concreta. Cita come esempio il turismo oscuro: si tratta di visitare luoghi associati alla morte, a disastri o a storie spaventose: ex campi di concentramento, siti di disastri naturali, prigioni, cimiteri. «Sono tutti luoghi con un significato e una storia da raccontare: caratteristiche che al Bürgenstock mancano».


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