L'uomo era stato denunciato da una donna. I fatti risalirebbero a fine del 2021.
SCIAFFUSA - Il Tribunale cantonale di Sciaffusa ha confermato l'archiviazione di un procedimento per violenza carnale nei confronti di un avvocato. L'inchiesta era partita dalla denuncia di una donna che alla fine del 2021 era stata brutalmente picchiata da alcuni uomini nell'appartamento dell'avvocato a Sciaffusa.
Nel gennaio di un anno fa il Ministero pubblico aveva deciso di abbandonare il procedimento penale. In base a una sentenza di cui Keystone-ATS ha ottenuto una copia, il Tribunale cantonale ha ora respinto un ricorso presentato dalla donna.
Il Ministero pubblico aveva motivato la sua decisione affermando che l'uomo denunciato aveva testimoniato senza contraddizioni e in modo credibile, mentre la donna ha fatto valere importanti vuoti di memoria e ha rilasciato dichiarazioni che si contraddicevano. Non esistono peraltro testimonianze dirette del presunto stupro.
Anche il Tribunale cantonale ha fatto sue le argomentazioni del Ministero pubblico. La decisione non è ancora definitiva e può essere impugnata presso il Tribunale federale.
Il procedimento penale nei confronti dei presunti responsabili del pestaggio è invece tuttora in corso. Un'udienza prevista per il dicembre 2024 nei confronti di uno degli imputati è stata annullata all'ultimo momento in seguito a un ricorso. Non si sa ancora quando i presunti responsabili saranno processati e di cosa siano accusati esattamente dal Ministero pubblico.
Pestaggio ripreso dalla telecamera di sorveglianza
La vicenda aveva sollevato molto scalpore in seguito a due servizi trasmessi nel maggio di un anno fa dalla rubrica "Rundschau" della tv svizzerotedesca SRF. I servizi hanno in particolare riproposto le riprese di una telecamera di sorveglianza in cui si vedeva la donna aggredita brutalmente da diversi uomini nell'appartamento dell'avvocato.
I servizi televisivi rivolgevano pesanti rimproveri all'operato della polizia e del Ministero pubblico ed avevano anche spinto diverse centinaia di persone a manifestare nel capoluogo cantonale. Il governo cantonale ha quindi ordinato una perizia esterna affidata a un professore di diritto, il quale è arrivato alla conclusione che la polizia sciaffusana "ha svolto il suo lavoro in modo molto rapido e professionale e ha preso sul serio la vittima".
In seguito a un reclamo del Consiglio di Stato, anche l'organo di mediazione della Società svizzera di radiotelevisione (SSR), pur ritenendo lecito che il programma basasse i suoi servizi principalmente sulle dichiarazioni e sulle opinioni della donna, ne aveva criticato singoli passaggi. Riteneva ad esempio "giornalisticamente molto discutibile" il fatto che il primo dei due servizi trasmessi ipotizzasse che oltre alla violenza ci fosse stato anche un abuso sessuale.