Un appello online del comune a testimoni è stato tolto per la presenza di commenti razzisti nelle risposte
LUCERNA - Una settimana dopo il presunto stupro avvenuto a Emmen, nel canton Lucerna, la polizia non ha ancora potuto sentire la vittima. Intanto prosegue la fuga dell'aggressore. Un appello online del comune a testimoni è stato tolto per la presenza di commenti razzisti nelle risposte.
Martedì scorso una 26enne è stata strappata via dalla sua bicicletta e poi probabilmente stuprata in un boschetto sulla riva del fiume Reuss. La donna ha riportato ferite alla schiena considerate gravi.
La vittima non ha ancora potuto parlare a causa delle sue condizioni di salute, ha detto oggi all'ats il portavoce della polizia. Secondo informazioni della "Neue Luzerner Zeitung" la donna è in cura presso il centro per paraplegici di Nottwil (LU).
Interrogando la vittima le forze dell'ordine sperano di ottenere maggiori dettagli sull'aggressore. Un'unità speciale è al lavoro per cercare tracce e indizi, ha detto il portavoce.
Il caso sta suscitando animate discussioni. A causa di commenti razzisti rivolti al presunto aggressore il comune di Emmen ha dovuto togliere dalla propria pagina di Facebook un appello a testimoni. Tali commenti sono stati inoltrati alla procura.
Secondo alcune testimonianze l'aggressore è di pelle chiara e parla un tedesco stentato.