L'ex ceo di Fca è spirato poco fa all'ospedale di Zurigo
ZURIGO - È morto l'ex ceo Fca Sergio Marchionne. L'annuncio arriva dall'ospedale di Zurigo, dov'era ricoverato dal 27 giugno ufficialmente per un'operazione alla spalla. Lo scorso fine settimana le sue condizioni di salute erano precipitate, tanto da convincere il cda a riunirsi d'urgenza per sostituirlo.
Proprio oggi il 66enne avrebbe dovuto presentare i conti semestrali del gruppo, annunciando l'azzeramento del debito.
Il ruolo in Fiat - A livello internazionale è stato celebre per aver guidato il rinnovamento di Fiat. È stato amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles N.V., FCA Italy e Presidente e amministratore delegato di FCA US; è stato anche Presidente di CNH Industrial N.V. e Ferrari N.V., oltre che Presidente e amministratore delegato di Ferrari S.p.A.
È stato inoltre vicepresidente di Exor S.p.A. e membro permanente della Fondazione Giovanni Agnelli. È stato eletto Presidente del CdA. dell'ACEA (associazione costruttori) per l'anno 2012. Ha ricoperto, inoltre, il ruolo di membro del CdA del Peterson Institute for International Economics e co-presidente del Consiglio per le Relazioni tra Italia e Stati Uniti.
La famiglia - Lascia due figli, Alessio Giacomo (1989) e Jonathan Tyler (1994), nati dal primo matrimonio con l'ex moglie Orlandina.
Dal 2012 era legato sentimentalmente a Manuela Battezzato, manager aziendale, conosciuta alla FCA, dove lei si occupa del settore comunicazioni.
Il futuro dell'azienda - I consigli di amministrazione hanno nominato la scorsa settimana i successori. Mike Manley, debutta oggi davanti ai mercati come nuovo amministratore delegato, presentando i risultati semestrali del gruppo Fca, gli ultimi raggiunti sotto la guida di Marchionne.
Fca piatta in borsa con l'annuncio del decesso - Fiat Chrysler Automobiles (Fca) è piatta in borsa dopo l'annuncio della morte dell'ex amministratore delegato all'Ospedale universitario di Zurigo. Il titolo del gruppo automobilistico, che oggi svela anche i conti, segna un -0,12% a 16,53 euro. Anche Exor, holding della famiglia Agnelli, è poco mossa (-0,04% a 55,56 euro). Ferrari perde l'1,66% a 112,45 euro.