Il responsabile della capanna alpina del Segnespass racconta i momenti dell'incidente aereo di Flims
FLIMS - Poco prima di precipitare, lo Ju 52 durante il normale volo ha effettuato una curva a sinistra, l'ha completata ed è poi «venuto giù come un sasso»: è la testimonianza di Rainer Feldner, responsabile della capanna alpina situata sul Segnespass, valico a 2625 metri vicino al Piz Segnas, dove sabato si è schiantato il velivolo d'epoca con 20 persone a bordo.
«Tutto era assolutamente normale, il rumore dei motori era abituale, come sempre quando passava l'aereo», afferma Feldner ai microfoni di Radio Südostschweiz. «Non abbiamo notato nulla che facesse pensare a un problema tecnico».
Dopo aver avvertito la Rega, Feldner si è spostato sul luogo dell'impatto per prestare soccorso: quello che ha visto è stato «spaventoso e terribile», dice.
Al momento dell'incidente una famiglia che era ospite del rifugio e che aveva effettuato un'escursione si è trovata a circa 150-200 metri dal punto di impatto. I membri della famiglia sono stati aiutati psicologicamente prima da un medico della Rega e poi dal care team grigionese.
I lavori proseguono - Nel frattempo i lavori di recupero dei rottami dello Ju 52 e delle vittime della sciagura aerea del Piz Segnas dureranno almeno sino a domani sera: lo ha indicato all'agenzia di stampa Keystone-Ats il Ministero pubblico della Confederazione.
La procura federale, che conduce le indagini in collaborazione con il Servizio d'inchiesta svizzero sulla sicurezza (SISI) e le autorità cantonali, non fornisce ulteriori informazioni. Anche il SISI non ha nuovi elementi rispetto a quelli comunicati ieri.