Quasi 400 persone hanno partecipato al corteo contro le misure anti-Covid.
Presto si è aggiunto un gruppo di "anti-manifestanti" e il clima si è fatto più caldo. Almeno una persona ha riportato ferite.
OLTEN - In principio una decina, poi cinquanta. Alla fine erano almeno 350, questo pomeriggio a Olten, i dimostranti riunitisi per protestare contro le misure anti-Covid. Una protesta inizialmente pacifica anche se non silenziosa.
Il corteo ha sfilato per le vie cittadine con un sottofondo sonoro fatto di tamburi e campanacci a profusione. Bandiere rossocrociate sventolavano un po' ovunque. Un grido sopra agli altri si faceva spazio tra la folla: «Libertà».
Una richiesta, la loro, che non ha evidentemente trovato il favore di un ben più sparuto gruppo di "anti-contestatori". Questi ultimi hanno tentato di interrompere il corteo «fascista», mettendo le basi per lo scontro.
La situazione in effetti è presto degenerata, con la polizia dovutasi infine intromettere per evitare che il clima si accendesse ulteriormente. Stando a 20 Minuten, vi sarebbe stato un ferito, un uomo facente parte del «gruppo antifascista» che ha ricevuto una bottigliata in faccia da un manifestante.
«È come un rapimento» - L'argoviese Jasmina è un membro del gruppo dei contrari alle misure: «Sono qui soprattutto per i bambini. Sono infastidita da questi autobus della vaccinazione che gireranno per le scuole. È un qualcosa che devono decidere i genitori, per me equivale a un rapimento», spiega.
Jasmina chiede che tutte le misure vengano revocate immediatamente: «Nessuno di noi indossa una mascherina e ancora nessuno è malato».
Verso la fine il corteo aveva raggiunto quasi i 400 partecipanti. Placati i malumori ha riattraversato pacificamente il centro storico. La Polizia è infine intervenuta per rompere i ranghi. Verso le 16 il corteo si è concluso senza conseguenze.