La corte sposa la linea dell'accusa: pena detentiva di dieci mesi con la condizionale.
ZURIGO - Il tribunale distrettuale di Meilen ha condannato oggi un ex comandante della Guardia svizzera pontificia a una pena detentiva di dieci mesi con la condizionale. Il 51enne aveva minacciato alla fine del 2022 un uomo con una motosega. L'uomo è stato riconosciuto colpevole di minaccia, falsa denuncia, disobbedienza a decisioni dell'autorità. Oltre alla pena detentiva con la condizionale, all'imputato è stata inflitta una multa di 1000 franchi e ordinato di seguire una terapia.
I fatti - Nel novembre 2022, l'ex comandante della Guardia svizzera pontificia ed ex capo della polizia criminale di Glarona aveva acceso una motosega in un giardino sul lago di Zurigo e minacciato con essa l'ex fidanzato della sua ex compagna. La donna, dalla quale aveva avuto un figlio, si trovava in casa in quel momento ed era terrorizzata. L'ex fidanzato aveva allertato la polizia.
Il «congedo sabbatico» - L'imputato aveva allora sporto denuncia contro l'ex fidanzato, sostenendo che fosse stato lui a minacciarlo con una motosega. All'epoca dei fatti, l'imputato era segretario comunale di Zermatt (VS). Quando non si presentò al lavoro, il suo avvocato disse ai media che si era preso un «congedo sabbatico», anche se in realtà era in detenzione preventiva a Zurigo dove vi rimase per tre mesi.
I precedenti - L'uomo ha perso il posto di impiegato comunale. Era stato anche nominato responsabile della sicurezza della Festa federale di lotta svizzera e dei Giochi alpestri, che si terrà a Glarona nel 2025, ma ha perso anche questo incarico. Non è la prima volta che l'imputato, che ha ricoperto anche una posizione di quadro nella polizia cantonale di Zurigo, ha avuto problemi con la giustizia. Nel gennaio 2021 è stato processato e condannato a una pena pecuniaria con la condizionale dal tribunale distrettuale di Zurigo per minacce e stalking nei confronti di una ex partner.