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SVIZZERAStupro “breve” equivale a sentenza clemente? «Non deve più essere così»

23.07.24 - 00:00
La decisione del Tribunale federale ha sollevato polemiche trasversali. Iniziativa parlamentare UDC per inasprire le pene.
Getty
Fonte TAGES-ANZEIGER
Stupro “breve” equivale a sentenza clemente? «Non deve più essere così»
La decisione del Tribunale federale ha sollevato polemiche trasversali. Iniziativa parlamentare UDC per inasprire le pene.
Ogni anno sono circa 800 le denunce di violenze sessuali.

BASILEA - Dai cinque ai sette minuti. È la durata della violenza sessuale subita da una donna di 33 anni all’ingresso della sua casa di Basilea. I colpevoli, come stabilito dal tribunale, sono stati due uomini. L’autore principale del reato ha ricevuto una condanna meno “pesante” rispetto ad altri casi di stupro: il motivo è da ricercare anche nella durata «relativamente breve» della violenza.

«Uno schiaffo a tutte le donne» - Il caso, come riporta il Tages-Anzeiger, risale al febbraio del 2020 e all’epoca, aveva suscitato un coro unanime e trasversale di proteste. La sentenza fu impugnata, ma il Tribunale federale confermò la decisione, sottolineando come la durata dello stupro «andasse presa in considerazione». Ronja Jansen, all'epoca presidente dei Giovani socialisti, parlò di una «pessima notizia per la Svizzera», mentre la consigliera nazionale dell'UDC Céline Amaudruz definì la sentenza «del tutto incomprensibile, uno schiaffo alla vittima e quindi a tutte le donne».

Pene più severe - Ora, attraverso un’iniziativa parlamentare, Amaudruz vuol provare a cambiare le cose. L’obiettivo è modificare il codice penale affinché lo stupro sia generalmente punito più severamente, senza alcuna possibilità di sospensione della pena (anche parziale). «Oggi - continua la deputata UDC - la situazione è intollerabile e deve essere corretta. Gli autori del peggior reato possibile contro una donna non devono essere risparmiati».

I precedenti - Sull’onda dell’indignazione relativa alla decisione del TF, la proposta di Amaudruz potrebbe avere fortuna. Anche se, in generale, iniziative di questo genere non riescono nel loro intento. L'ex consigliera nazionale dell'UDC Natalie Rickli aveva fallito con un'iniziativa simile nel 2016. Aveva chiesto che ogni stupratore venisse mandato in prigione.

Lo scetticismo - Sono circa 800 le denunce di stupro all’anno: secondo l’ Aargauer Zeitung, solo una su quattro si conclude con una condanna. In generale, pur comprendendone la motivazione, l’iniziativa parlamentare della democentrista solleva scetticismo fra gli addetti ai lavori. Per l’avvocato zurighese Thomas Fingerhuth la durata e l’intensità di un reato sono «fattori importanti per valutare la colpevolezza e la pena dell’imputato».

Populismo? E, riguardo all’accusa di populismo, Amaudruz sottolinea come non sia una novità per lei: «Sono abituata - conclude - si ripresenta ogni qualvolta ci si occupi prima del destino delle vittime e poi dei colpevoli».

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