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TREDICESIMA AVSTredicesima AVS finanziata solo dall'IVA, ecco le reazioni

14.08.24 - 15:27
Partiti, associazioni e sindacati prendono posizione in relazione alla decisione del Consiglio federale.
20min/Matthias Spicher
Fonte PLR / ats
Tredicesima AVS finanziata solo dall'IVA, ecco le reazioni
Partiti, associazioni e sindacati prendono posizione in relazione alla decisione del Consiglio federale.

«Una settimana fa, la Svizzera ha appreso con stupore che l'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) e il Dipartimento federale dell'interno (DFI) non solo avevano fornito proiezioni finanziarie errate per l’AVS, ma che l'UFAS aveva informato la Consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider solo due mesi dopo aver constatato l’errore». Comincia così il comunicato del PLR, poco dopo la notizia che la 13.ma AVS sarà finanziata solo con l'aumento dell'IVA. «Oggi - continua la nota - nonostante questo caos, il Consiglio federale insiste nella sua decisione di aumentare le tasse a spese del ceto medio e delle PMI per finanziare la tredicesima rendita AVS, prevista per il 2026. Comunque il Consiglio federale ha respinto l’idea di aumentare i prelievi sui salari. Il PLR si rifiuta di permettere che vengano prese decisioni senza cifre consolidate, per rispetto delle nostre istituzioni e della popolazione».

La mancanza di «coordinamento e di informazione tra il DFI e l'UFAS, entrambi diretti da anni da rappresentanti del Partito socialista, è evidente. Nonostante queste gravi evidenze, il Consiglio federale ha deciso di continuare come se nulla fosse, presentando oggi la sua proposta di finanziamento della tredicesima AVS. Questo finanziamento si basa su aumenti delle tasse che penalizzeranno il ceto medio e le PMI».

La decisione odierna dimostra che la «consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider non si rende conto della portata dell'errore commesso dal suo Dipartimento o che non lo prende abbastanza sul serio. Per il PLR, una decisione del genere, presa senza tenere conto delle analisi in corso (comprese quelle avviate dal DFI) e ignorando la procedura di consultazione, è inaccettabile. La decisione odierna è ancora più irritante se si considera che, insieme al PLR, all'UDC e al PVL, la maggioranza del Consiglio nazionale e la Commissione della Camera bassa competente in materia, si oppongono ai piani del Consiglio federale e chiedono di bloccare l'aumento delle imposte. Comunque il Consiglio federale ha respinto l’idea di aumentare i prelievi sui salari».

L'UDC respinge chiaramente un aumento dell'IVA per finanziare la 13a AVS e si affida al progetto di riforma dell'AVS che il Consiglio federale dovrà presentare entro la fine del 2026.

L'Unione svizzera arti e mestieri (USAM) accoglie con favore la decisione del Consiglio federale di non aumentare le trattenute salariali per finanziare la tredicesima AVS. L'organizzazione mantello delle PMI chiede però una revisione completa delle finanze dell'AVS. L'usam critica anche la riduzione del contributo della Confederazione alle uscite dell'AVS e il pagamento annuale della tredicesima pensione AVS. Prima di decidere come finanziare la 13esima AVS, dobbiamo metterci al lavoro per risanare le finanze del primo pilastro "senza paraocchi", ad esempio esaminando un possibile aumento dell'età pensionabile, scrive l'usam in un comunicato.

Il PS respinge la riduzione del contributo della Confederazione all'AVS. Un simile taglio è grottesco ed è in contraddizione con la volontà del popolo di rafforzare il più importante sistema di sicurezza sociale della Svizzera. È inaccettabile che la Confederazione versi meno contributi per le pensioni, ha annunciato il partito. Interpellato dall'agenzia di stampa Keystone-ATS, il co-presidente del gruppo parlamentare Samuel Bendahan (VD) ha dichiarato che il sì degli elettori alla tredicesima pensione AVS deve essere attuato il più rapidamente possibile. Un aumento dei contributi salariali sarebbe l'opzione di finanziamento più sensata e socialmente responsabile.

I Verdi vogliono una soluzione immediata per la tredicesima AVS, ma ritengono il finanziamento tramite l'IVA sbagliato. La riduzione del contributo della Confederazione non è equa, ha dichiarato la consigliera nazionale dei Verdi Katharina Prelicz-Huber (ZH) su richiesta dell'agenzia di stampa Keystone-ATS. Il finanziamento attraverso i contributi salariali è l'opzione più favorevole ed equa perché ognuno paga in base al suo salario.

L'Unione sindacale svizzera (USS) ha apertamente criticato la proposta del Consiglio federale. In un comunicato stampa, ha invitato il Parlamento a correggere questo «errore antisociale». «Invece di utilizzare i contributi salariali per il finanziamento, il Consiglio federale si affida esclusivamente all'IVA e vuole ridurre la quota federale del finanziamento dell'AVS».La soluzione? Secondo l'USS un aumento dei contributi salariali per gli stipendi più alti: «[Attualmente] il divario salariale infatti aumenta e la distribuzione in Svizzera è diventata più iniqua. Se le persone che guadagnano di più dovessero contribuire maggiormente all'AVS, si alleggerirebbe l'onere per le fasce di reddito medie e basse».

L'Unione svizzera degli imprenditori (USI) accoglie con favore la proposta del Consiglio federale di non finanziare la tredicesima AVS con un aumento delle trattenute salariali. Un finanziamento di questo tipo sarebbe scorretto, ha dichiarato in un comunicato stampa.
Aumentando l'IVA, tutti contribuirebbero al finanziamento, compresi i pensionati che beneficiano di una pensione aggiuntiva, ha proseguito l'USI. I datori di lavoro sono favorevoli a un aumento temporaneo dell'IVA e chiedono il pagamento annuale della tredicesima AVS a partire dal 2026.

Il Centro respinge la prevista riduzione del contributo della Confederazione all'AVS. Sebbene la soluzione proposta dal Consiglio federale di aumentare l'IVA sia un passo nella giusta direzione, la forma esatta del finanziamento deve ancora essere discussa. «Il Centro ha sempre sottolineato che il finanziamento della tredicesima pensione AVS richiede una soluzione il più possibile equilibrata e che ponga il minor onere possibile sulle classi medie», ha dichiarato il consigliere nazionale e presidente del gruppo parlamentare del Centro Philipp Matthias Bregy (VS). La popolazione «non deve essere ulteriormente gravata da una riduzione del contributo della Confederazione all'AVS. Aumentando l'aliquota IVA, oltre alla popolazione attiva verrebbero inclusi nel finanziamento della tredicesima pensione AVS anche i pensionati. La soluzione deve essere in linea con l'equità intergenerazionale», ha proseguito.

I Verdi liberali avrebbero preferito che il finanziamento della tredicesima AVS fosse risolto nel contesto generale della riforma strutturale dell'AVS, ha dichiarato la vicepresidente e consigliera nazionale Melanie Mettler (BE) a Keystone-ATS. Il finanziamento del primo pilastro fino al 2050 deve essere risolto e la riforma dell'AVS deve essere portata avanti con vigore, ha aggiunto. I Verdi Liberali accolgono comunque con favore il fatto che il Consiglio federale abbia deciso di non gravare ulteriormente sul mercato del lavoro e sulla popolazione attiva con un aumento delle trattenute salariali, precisa un comunicato.

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