Un'analisi dei risultati delle elezioni federali mostra che le forze di sinistra si sono cannibalizzate.
BERNA - L'avanzata dei Verdi alle ultime elezioni federali del 2019 ha un sapore amaro per il Partito socialista (PS): gli ecologisti hanno avuto tanto successo drenando un quarto dei suoi elettori, secondo lo studio elettorale svizzero Selects della Fondazione svizzera per la ricerca in scienze sociali (FORS) pubblicato oggi.
La storica progressione dei Verdi (+6,46 punti percentuali) non è dovuta a una straordinaria mobilitazione del proprio elettorato (il 44% coloro che hanno votato il partito ecologista nel 2015 non è tornato alle urne nel 2019) ma al sostegno di un gran numero di ex votanti del PS (-2 punti). Infatti, circa un terzo di chi ha optato per i Verdi nel 2019 aveva scelto una lista del PS nelle precedenti federali.
Lo studio - basato sulle risposte di oltre 6'664 persone e finanziato dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS) - rileva poi che anche i Verdi liberali (PVL), pure avanzati decisamente (+3,17 punti) nelle ultime elezioni federali, hanno attirato molte persone che in precedenza votavano per altri partiti. In particolare sia dal PS che dal PLR.
Le due formazioni ecologiste sono state molto popolari tra i giovani elettori, aggiunge lo studio Selects. Nella fascia di età dai 18 ai 34 anni la quota di voti andata al PES è passata da 8 a 19% e quella del PVL ha raggiunto il 15%.
Un altro vincitore nelle ultime elezioni è stata la rappresentanza delle donne, che ha raggiunto un numero record di candidate donne elette. Secondo i ricercatori, tuttavia, tale successo non è il risultato di una maggiore mobilitazione delle donne: nel 2019 si sono recate alle urne meno spesso degli uomini, ma hanno però mostrato una maggiore tendenza ad eleggere le candidate.
L'UDC (-3,8 punti), pur restando il maggiore partito in Svizzera, ha visto per la prima volta scendere sotto il 50% la percentuale dei suoi sostenitori che sono andati alle urne. Tuttavia, è il partito che può contare sull'elettorato più fedele: tra i simpatizzanti che sono effettivamente ritornati a imbucare la scheda, l'85% di coloro che hanno votato UDC nel 2015 lo ha rifatto nel 2019.
Ma anche il Partito liberale-radicale (PLR, -1,29 punti) ha avuto problemi a mobilitate il proprio elettorato e ha perso voti soprattutto da parte delle donne.
Il PPD (-0,27 punti) è stato il partito che ha avuto più successo nel motivare le proprie truppe. Ed è solo grazie alla fedeltà degli elettori che è riuscito a mantenere la sua quota di suffragi, sottolinea Selects. Non ha invece avuto molto successo fra coloro che sono andati alle urne per la prima volta.
La politica ambientale, la sicurezza sociale e l'Europa hanno dominato i dibattiti durante la campagna per le ultime elezioni federali, ricorda lo studio Selects. Questo ha permesso a PES e PVL di vincere i seggi, mentre l'UDC ha sofferto per il fatto che i suoi cavalli di battaglia, come l'immigrazione e l'asilo, erano praticamente assenti dal dibattito pubblico.