Il consigliere federale Ignazio Cassis si è recato a Washington, DC, per fare il punto sulle relazioni bilaterali tra Svizzera e Usa
BERNA - Ieri (venerdì), il consigliere federale Ignazio Cassis, in visita a Washington, DC, ha incontrato il suo omologo americano Antony Blinken. Si è discusso principalmente su due questioni: la cooperazione all'interno del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e le relazioni bilaterali tra Svizzera e Usa.
La dichiarazione di Cassis - C'eravamo lasciati a giovedì, quando il capo della diplomazia svizzera ha partecipato al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a New York. La permanenza negli States, come detto, è proseguita venerdì a Washington, DC per l'incontro con Blinken. Attesa dunque la dichiarazione finale, giunta nella notte. «Sono fiducioso che la collaborazione con gli Stati Uniti consentirà progressi più rapidi su questo tema chiave per la Svizzera, in seno al Consiglio di sicurezza dell'ONU», ha detto Cassis riferendosi al tema sul tavolo, quello del miglioramento dello stato di diritto in relazione ai regimi sanzionatori.
«Intensificare la collaborazione con gli Stati Uniti» - Molto attese poi erano le parole relative allo sviluppo della relazione Svizzera-Usa. In una nota diffusa, a margine dell'incontro, dal Dipartimento federale degli affari esteri, si fa riferimento alla strategia approvata dal Consiglio federale, Americhe 2022-2025, conformemente alla quale si «intende intensificare la collaborazione con gli Stati Uniti in materia di politica estera». Aggiungendo che, rappresentando il secondo partner commerciale della Svizzera, dopo l'Unione Europea, «gli Stati Uniti sono un Paese di primaria importanza per il nostro Paese».
Le nuove tecnologie - Si è infine guardato ai settori della formazione e ricerca delle nuove tecnologie. In questo senso, a testimoniare la stretta collaborazione scientifica con gli Usa sono i «siti Swissnex di Boston, New York e San Francisco, nonché i diversi accordi scientifici ed economici, tra cui il recente Memorandum of Understanding sulla ricerca quantistica», ha specificato il DFAE.