Con un mix di correzioni e di risparmi, il Consiglio federale rosicchia circa due miliardi di franchi al deficit.
BERNA - Per mitigare i deficit di bilancio previsti per i prossimi anni, il Consiglio federale intende ricorrere a un mix di correzioni e di risparmi per circa due miliardi di franchi, ma non intende tagliare nell'esercito né rinviare l'abolizione dei dazi doganali sui prodotti industriali (minori entrate pari a 600 milioni.).
È quanto prevede una prima bozza di un piano per riportare in pareggio le finanze della Confederazione adottato oggi dal Governo. Per saperne di più, bisognerà tuttavia attendere febbraio e marzo, quando si potranno fornire cifre più sicure.
A partire dal 2024 la Confederazione potrebbe registrare deficit elevati, indica una nota governativa odierna. Per pareggiare il preventivo 2024 e allo scopo di rispettare le direttive del freno all'indebitamento, l'esecutivo intende agire soprattutto a livello di uscite: tutti i settori dovranno fornire il proprio contributo, specifica il comunicato.
Frenare le uscite
Il piano finanziario approvato la scorsa estate presentava deficit dell'ordine di diversi miliardi. Uno dei motivi principali risiede in nuove uscite per le quali non è stato assicurato alcun contro finanziamento.
Nella sua seduta odierna, il Consiglio federale ha raggiunto un accordo su un piano di correzione volto a pareggiare il preventivo 2024 e a ridurre i deficit negli anni del piano finanziario. Il piano permetterebbe di compensare fino a due miliardi di deficit nel preventivo 2024.
Ricerca
Il contributo obbligatorio che sarebbe stato necessario per l'associazione al programma di ricerca europeo Orizzonte Europa non dovrà più essere preventivato a partire dal 2024 (potenziale di risparmio: 600 milioni di franchi). Benché l'associazione rimanga un obiettivo del Governo, al momento l'Ue non è disposta al dialogo.
Questi fondi saranno quindi destinati a misure di attenuazione, senza tuttavia sottrarne al settore della ricerca. Nel caso in cui si dovesse profilare la possibilità di un'associazione, il contributo obbligatorio sarà richiesto nell'anno corrispondente mediante un credito aggiuntivo.
Esercito
Le uscite per l'esercito dovrebbero aumentare più lentamente rispetto a quanto ipotizzato nel piano finanziario 2024-2026 (potenziale risparmio: 300 milioni). Per il 2024 il Consiglio federale ha previsto un budget di circa 5,6 miliardi e per gli anni di piano finanziario 2025-2026 una crescita reale del 3% all'anno, ossia più del doppio rispetto alla crescita attuale.
Agendo in questo modo, secondo l'esecutivo, sarà possibile finanziare progetti importanti che avranno raggiunto la cosiddetta «maturità per l'acquisto».
Auto elettriche, basta esenzione imposta
A causa del forte aumento della quota di importazione di veicoli elettrici negli ultimi anni e all'allineamento dei prezzi, l'esenzione dall'imposta quale misura di promozione non risulta essere più necessaria.
A partire dal 2024 il Consiglio federale intende assoggettare i veicoli elettrici all'imposta sugli autoveicoli (4% del valore del veicolo al momento dell'importazione). Il Governo prevede di avviare la procedura di consultazione in merito alle necessarie modifiche dell'ordinanza nella primavera del 2023. Il potenziale di risparmio è stimato in 200 milioni.
Migrazione e risparmi
Il Consiglio federale si attende nel breve termine un fabbisogno finanziario supplementare significativo nel settore della migrazione In seguito alle misure adottate per le persone in cerca di protezione (statuto S) provenienti dall'Ucraina, per il 2024 l'esecutivo richiederà probabilmente fondi sotto forma di fabbisogno finanziario eccezionale. Il potenziale di risparmio in questo settore è stimato a 500 milioni al massimo.
Il governo prenderà infine misure di risparmio per un importo compreso tra l'uno e il due per cento delle uscite con un debole grado di vincolo per tutti i dipartimenti (escluso l'esercito) e la Cancelleria federale (potenziale di risparmio: 200-500 milioni). Ne stabilirà l'importo a metà febbraio, una volta aggiornate le stime relative alle entrate e alle uscite sulla base del consuntivo 2022