I risultati dell'ultimo sondaggio Tamedia non lascerebbero molti dubbi sui risultati delle prossime votazioni federali del 3 marzo.
BERNA - Un "sì" convintissimo alla tredicesima dell'AVS, un "no" altrettanto convinto alla pensione per tutti a 66 anni. È questo il riassunto (stringatissimo) di quanto è emerso dall'ultimo sondaggio di Tamedia e 20 minuti sulle votazioni federali del 3 marzo.
Tredicesima AVS sostenuta dal 70% degli svizzeri - Lanciata dal Partito socialista, l’iniziativa popolare "vivere meglio la pensione (iniziativa per una tredicesima mensilità AVS)" è supportata da oltre il 70% degli svizzeri e gode di un sostegno praticamente trasversale. Solo i sostenitori del PLR, partito tradizionalmente critico in questo ambito, sono contrari, ma di poco (52% i no). L'iniziativa gode invece di maggioranze molto chiare in tutti gli altri partiti con addirittura un 90% tra i simpatizzanti socialisti, un 78% tra i Verdi e pure un 70% tra i sostenitori dell'UDC.
La tredicesima AVS è apprezzata in tutte le regioni linguistiche (78% in quella italiana, 80% in quella francese e 67% in quella tedesca) e da tutte le età. Ma se tra le persone anziane è quasi un plebiscito - con un 84% di sì tra coloro che hanno più di 65 anni - il consenso cala progressivamente con l'età, arrivando a un risicato 52% nella categoria tra i 18 e i 34 anni.
L'argomento più forte a favore della tredicesima dell'AVS è quello che questi soldi in più andrebbero a compensare la perdita di potere d'acquisto provocata ai pensionati dall'inflazione, dall'aumento degli affitti e dei premi della cassa malati. Chi si oppone critica in particolare il fatto che la tredicesima dell'AVS provocherebbe costi aggiuntivi per oltre 4 miliardi di franchi all'anno, che potrebbero dover venir compensati con un aumento delle tasse. Proprio per questo motivo sia il Parlamento sia il Consiglio federale si sono raccomandati di respingerla alle urne.
Solo il PLR a favore - Il secondo tema in votazione - l'iniziativa denominata "Per una previdenza vecchiaia sicura e sostenibile (Iniziativa sulle pensioni)" - che vuole di fatto far lavorare tutti gli svizzeri fino a 66 anni è invece destinato a naufragare. Solo il PLR è infatti a favore della proposta dei suoi giovani (peraltro con un 56%, nemmeno troppo convincente), i Verdi sono spaccati in due, mentre tutti gli altri partiti bocciano sonoramente l'iniziativa. Nello specifico solo il 35% dei votanti si dice favorevole, mentre il 61% è contrario.
L'iniziativa, che secondo la visione dei Giovani liberali dovrebbe migliorare la situazione finanziaria dell'AVS, è invisa in tutte le regioni linguistiche (70% in Romandia, 63% in Ticino, 59% nella Svizzera tedesca) e in tutte le fasce d'età che dovranno subire l'ipotetico provvedimento (ovvero dai diciotto ai 64 anni). È invece sostenuta (in maniera invero molto risicata) da chi in pensione ci è già (51% di sì).
Tra i favorevoli domina l'argomentazione che le persone «devono lavorare più a lungo per mantenere la previdenza per la vecchiaia a prezzi accessibili». La maggioranza degli oppositori, invece, ritiene che già ora «i lavoratori anziani non sono più richiesti dal mercato del lavoro» e aumentare ulteriormente l'età pensionabile farebbe ulteriormente crescere questo problema. Altri oppositori ritengono poi che le «persone che hanno lavorato tutta la vita hanno il diritto di andare in pensione ancora in buona salute».
Il sondaggio Tamedia - Svolto in collaborazione con LeeWas in vista della votazione federale del 3 marzo, il sondaggio 20 minuti / Tamedia ha interpellato 23'614 persone provenienti da tutta la Svizzera (481 dal Ticino). Il margine di errore è di 1,1 punti percentuali.