La votazione non lascia spazio a dubbi, tutti i Cantoni si sono espressi contro.
BERNA - «Una grande delusione»: con queste parole, date ai microfoni della Rts, il portavoce dell'iniziativa “Per la libertà e l’integrità fisica” Charly Pache ha commentato il rifiuto schiacciante da parte del popolo svizzero all’iniziativa. A respingerla con il 73,73% dei No tutti i Cantoni, Ticino compreso, dove è stata affossata dal 64,33% dei votanti.
Un tema da archiviare per qualcuno - Un esito che non ha tutto sommato sorpreso la Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità, definendola piuttosto un'iniziativa «inutile» e «disonesta», in quanto nessuno in Svizzera può essere vaccinato contro la sua volontà.
Il Consigliere nazionale Beat Flach (PVL/AG), nonché presidente del comitato "No all'iniziativa contro la vaccinazione", ha espresso il suo sollievo per il risultato odierno. «Spero che il tema possa considerarsi archiviato e che ora si possa tornare a parlare di argomenti più importanti», ha dichiarato l'argoviese a Keystone-ATS.
«Come società, siamo obbligati a prenderci cura dei più deboli. Questa iniziativa avrebbe reso tutto ciò impossibile», ha chiosato Flach, citato in un comunicato diffuso dal suo partito, i Verdi liberali.
Koller invece non si perde d'animo - Dal canto suo, il presidente del Movimento per la Libertà Svizzera Richard Koller ha sostenuto che il contenuto della proposta non è stato compreso dai cittadini. Oltre a ciò, il fallimento dell'iniziativa sarebbe da ricondurre alle limitate risorse finanziarie che hanno rappresentano un ostacolo importante per la sua riuscita.
Ma nonostante il pessimo risultato, Koller non si perde d'animo. Pensa già infatti a come fare per rilanciarla: riformulandola in modo più preciso o proponendone una parlamentare equivalente.
Diritto già sancito dalla Costituzione - Lanciata nel corso della pandemia di coronavirus, l'iniziativa promossa dal Movimento svizzero per la libertà intendeva fare in modo che gli interventi contro l'integrità fisica o psichica di una persona avvengano solo col consenso di quest'ultima e che, in caso di rifiuto, la persona interessata non possa essere punita né subire pregiudizi sociali o professionali.
Per il Consiglio federale, Parlamento e il Comitato per il "no" all'iniziativa, l'integrità fisica e mentale è già garantita dalla carta fondamentale, per cui non era necessario apportare alcuna modifica in tale senso.