La consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider è tornata sugli errori di calcolo dell'Ufficio federale delle assicurazioni sociali
BERNA - La consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider non esclude conseguenze per il personale dopo l'errore commesso dall'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) nel calcolare le prospettive finanziarie dell'AVS. In un'intervista alla radio svizzerotedesca SRF, la responsabile del Dipartimento federale dell'interno (DFI) ha dichiarato che, una volta conclusa l'inchiesta amministrativa, intende mostrare in modo trasparente come si è potuto verificare l'errore.
Già a metà maggio, l'UFAS aveva sospettato che qualcosa non andasse nei calcoli delle uscite dell'AVS. Tuttavia, Baume-Schneider, direttrice del DFI, da cui dipende l'UFAS, ne è venuta a conoscenza solo due mesi dopo, ha dichiarato alla SRF.
L'errore commesso è "notevole, significativo e grave", aveva già precisato martedì sera all'agenzia Keystone-ATS, a margine di un evento a La Chaux-de-Fonds (NE). Baume-Schneider ha quindi avviato un'inchiesta amministrativa. L'obiettivo è capire "quando si sono verificati gli errori, in modo da essere credibili e prendere le giuste decisioni".
La ministra giurassiana, per la quale la trasparenza è molto importante, ha sottolineato la necessità di ripristinare la fiducia degli svizzeri nel sistema delle assicurazioni sociali.
Martedì l'UFAS ha comunicato di aver riscontrato un errore di calcolo nelle proiezioni finanziarie a lungo termine dell'AVS. Le uscite nel 2033 saranno probabilmente inferiori di circa quattro miliardi di franchi, ovvero circa il 6% in meno rispetto a quanto calcolato in precedenza. La situazione finanziaria dell'AVS dovrebbe quindi essere migliore di quanto ipotizzato.
Nel frattempo, i Verdi hanno già annunciato un ricorso contro la votazione del 2022 sull'innalzamento dell'età pensionabile delle donne da 64 a 65 anni. Anche le donne socialiste discuteranno la questione e decideranno in merito al ricorso, ha detto Tamara Funiciello, copresidente delle donne del PS.
All'epoca la proposta era stata accettata solo da una maggioranza risicata dei votanti (50,5%). Secondo i sindacati e i partiti di sinistra, le previsioni errate sono state la ragione principale per cui la popolazione ha votato a favore dell'innalzamento dell'età pensionabile delle donne.