Lo vuole la commissione competente del Consiglio nazionale
BERNA - Via le pensioni di anzianità agli ex consiglieri federali. La proposta arriva dalla commissione competente del Consiglio nazionale, che ritiene che gli ex consiglieri federali dovrebbero essere trattati come tutti gli altri assicurati in materia di previdenza professionale.
L'idea è venuta inizialmente al consigliere nazionale Rémy Wyssmann (UDC-Soletta, secondo il quale i consiglieri in pensione non dovrebbero più beneficiare di tali privilegi.
Attualmente, i consiglieri in pensione ricevono una pensione pari alla metà dello stipendio di un Consigliere federale in carica, ossia circa 235.000 franchi. Venerdì, la commissione competente del Consiglio nazionale - con 12 voti favorevoli e 11 contrari - ha votato per la modifica della legge attuale.
La proposta terrebbe conto tuttavia del fatto di volere mantenere gli adeguamenti al costo della vita per gli stipendi dei membri del Consiglio federale, come avviene per il personale della Confederazione. Ha così respinto l'iniziativa parlamentare presentata da David Zuberbühler (UDC/Argovia) con 14 voti favorevoli, 9 contrari e 1 astensione che si era detto contrario.
Le due altre due iniziative respinte - Sono state respinte anche due iniziative parlamentari presentate dal consigliere nazionale Andreas Glarner (UDC/AG) sulla retribuzione dei parlamentari. La commissione ha respinto con 15 voti contro 9 il dimezzamento delle indennità richiesto dalla prima iniziativa. Ha osservato che «non è possibile per tutti i membri dell'Assemblea federale ottenere un reddito sufficiente da un'attività professionale oltre all'intensa attività parlamentare».
Il deputato argoviese ha anche suggerito di «abolire la remunerazione dei parlamentari per il lavoro svolto durante le sessioni speciali». Ma queste sono preparate allo stesso modo delle sessioni ordinarie, ha deciso la commissione, la cui maggioranza si è opposta a questa seconda iniziativa.