Arturo Mellace è stato lasciato a casa dopo 22 anni. La solidarietà degli operai. Ma il sindacato ribatte: «Abbiamo agito per motivi disciplinari, nel rispetto della legge»
BIASCA - Anche i sindacati licenziano. Il sindacalista Arturo Mellace ha ricevuto nelle scorse settimane la disdetta del contratto dal suo datore di lavoro, l'Ocst. Un provvedimento dovuto «a motivi disciplinari» ha spiegato oggi il sindacato in una nota.
Mellace, 60 anni, residente a Biasca e attivo come sindacalista da 22 anni nel Bellinzonese, ha ricevuto nei giorni scorsi la solidarietà di diversi lavoratori. Oltre 200 persone hanno sottoscritto una raccolta firme per contestare il licenziamento, ha riferito ieri La Regione.
L'Ocst tuttavia è irremovibile. «Il licenziamento è avvenuto con una disdetta ordinaria del rapporto di lavoro» ha dichiarato oggi il segretario cantonale Renato Ricciardi. «Abbiamo rispettato i termini contrattuali e legali». Il sindacato non entra nei particolari. Nel testo della raccolta firme, che circola sui social, si legge però che Mellace sarebbe stato «lasciato a casa per avere contestato il suo capo diretto» il quale «pretendeva più produttività intesa come acquisizione di una maggior numero di lavoratori da iscrivere al sindacato».
Raggiunto al telefono, Mellace dice di essere «distrutto moralmente e fisicamente» e si limita a poche parole. «Ringrazio gli operai per la solidarietà, con cui dimostrano di considerarmi il loro sindacalista» ha commentato a tio/20minuti. Sul licenziamento si limita a dire che «mi ha lasciato di stucco e senza parole. Non me lo sarei mai aspettato».