Interpellanza di Bruno Storni al Consiglio federale. Salta fuori che manca la vecchia licenzia edilizia
LOCARNO - Le luci della pista principale dell'aeroporto di Locarno tornano a far discutere. Il consigliere nazionale socialista Bruno Storni ha infatti presentato un'interpellanza a Berna affinché "si faccia luce sulle luci".
Ma andiamo con ordine. A inizio estate dello scorso anno era stato annunciato che la procedura federale di approvazione del progetto di sostituzione delle vecchie luci della pista principale avrebbe ricevuto preavviso negativo dal Cantone. Per questo in settembre Fabio Käppeli aveva inoltrato un’interrogazione al Governo. Il servizio tecnico, chiamato a formulare delle osservazioni, aveva posto grande attenzione per gli aspetti naturalistici. Pareri opposti erano invece stati espressi dal Municipio di Locarno e dalle due direzioni civili e militari dell’aeroporto. Ma il Consiglio di Stato aveva precisato che la competenza decisionale per autorizzare la sostituzione delle luci della pista principale è esclusivamente dell’Autorità federale, a cui compete la ponderazione finale dei vari elementi.
Nella risposta a un'interpellanza di Fabio Regazzi in febbraio il Consiglio federale conferma che i piani di sostituzione dell'illuminazione della pista militare a Locarno non possono ancora essere approvati e che l'UFAM non si è ancora espresso ma ha auspicato una perizia della Commissione federale per la protezione della natura e del paesaggio.
Il socialista Bruno Storni ha quindi presentato un'interpellanza per capire se «il progetto promosso da Armasuisse immobili è in discordanza con ordinanze federali» e se «l’attuale impianto fisso, che si vuole sostituire, è stato posato in assenza di procedure di approvazione formali». Dalle colonne de la Regione gli ha risposto oggi qualcuno dagli "ambienti dell’aeroporto cantonale di Locarno-Magadino". «Le luci pista posate a inizio anni Settanta sono corrette. Manca solo la formale licenza edilizia e/o autorizzazione... I proprietari/progettisti della stragrande maggioranza delle infrastrutture pubbliche, private o civili-militari costruite decenni fa non sono in grado di produrre tali atti».
Parole che non sono piaciute al socialista. «Pur essendo Municipale, Consigliere Nazionale e già Gran Consigliere ammetto di non saperlo affatto - scrive -. Spero proprio che ciò non sia prassi in Svizzera». E conclude: «Altro che “Far luce sulle Luci” come chiedo nell'interpellanza alla Confederazione, qui ci vogliono i fari del Wankdorf (già Stade de Suisse)».