Anche il LAC si ferma, fino a gennaio. Non senza rammarico: «Avevamo investito molte energie e denaro in settembre»
LUGANO - Non solo cinema. Il divieto - in vigore in Ticino da oggi fino al 30 novembre - dello svolgimento di manifestazioni, pubbliche e private, con più di 5 partecipanti riguarda anche gli spettacoli. È quanto emerso oggi da alcune delucidazioni fornite dopo la conferenza stampa straordinaria indetta ieri dal Consiglio di Stato. E con cinque persone aprire sale cinematografiche, teatri e proporre spettacoli non ha davvero senso. Così anche il centro culturale LAC Lugano Arte e Cultura «è costretto a sospendere la programmazione della stagione di teatro e danza», fino all’8 gennaio 2021.
«Siamo dispiaciuti di dover adottare questa decisione, ma ci sforzeremo per immaginare e programmare il futuro e una nuova offerta artistica», afferma il presidente del LAC Roberto
Badaracco.
«Abbiamo investito molte energie e denaro in un concetto di protezione all’avanguardia e in un modello di funzionamento del LAC che si è dimostrato valido sia per il pubblico, sia per gli artisti e lo staff fin dall’inizio della stagione, questo mese di settembre», si legge nel comunicato stampa. In seguito alla decisione del Consiglio federale (del 28 ottobre) di ridurre a 50 spettatori il pubblico per gli eventi culturali, il LAC e i partner artistici avevano deciso di adattare l’offerta «per non far venire meno il loro contributo culturale e artistico alla collettività, nel rispetto di una sostenibilità finanziaria molto difficile da raggiungere». Ma il nuovo limite di 5 persone «rende di fatto impossibile qualsiasi offerta in presenza».
Il Consiglio Direttivo del LAC, unitamente alla sua Direzione, ha di conseguenza deciso di interrompere con effetto immediato la stagione teatrale e informare i partner LuganoMusica e Orchestra della Svizzera italiana, cui si aggiunge il Conservatorio della Svizzera italiana, dell’impossibilità di accogliere il pubblico fino a inizio gennaio.
«Le nuove direttive sono un duro colpo per la nostra sostenibilità e per le nostre energie - aggiunge Michel Gagnon, direttore generale del centro culturale -. Gli scorsi giorni abbiamo impiegato tutte le nostre forze – dalla squadra tecnica alla comunicazione, passando dalla produzione e l’amministrazione – per mantenere una proposta valida adattata al limite di 50 spettatori, ma il nuovo limite vanifica questo sforzo e lo rende insostenibile a livello organizzativo e finanziario». La scena descritta dal Direttore artistico Carmelo Rifici è triste: «Ieri sera dopo la prova generale de "La bottega del caffè" abbiamo comunicato agli artisti e alle squadre coinvolte che non avremmo debuttato, invitando tutti a tornare a casa».
Restano aperte le mostre e proseguono le proposte LAC edu online. Non avranno invece luogo le attività pensate esclusivamente in presenza e i concerti della Hall in musica. La programmazione della stagione di teatro e danza del LAC è annullata fino all’8 gennaio. Per i concerti dell’OSI e di LuganoMusica si rimanda alle decisioni, rispettivamente alle comunicazioni, delle singole istituzioni. Prosegue invece l’attività espositiva del Museo d’arte della Svizzera italiana con le mostre attualmente in corso.
I biglietti degli spettacoli teatrali annullati sono da ritenersi nulli e saranno rimborsati secondo la stessa modalità di pagamento scelta per l’acquisto. Per gli acquisti online, non è necessario da parte degli spettatori farne richiesta, i rimborsi saranno effettuati automaticamente sulla carta di credito; per i biglietti acquistati presso la Biglietteria del LAC, il rimborso può essere ottenuto recandosi alla biglietteria oppure telefonicamente al 058 866 42 22 entro il 31 dicembre 2020. Gli abbonati riceveranno una comunicazione da parte degli organizzatori delle stagioni.