La metamorfosi della 23enne Shelly Chaaban, vittima di bullismo nell'adolescenza. Dall'inferno alla rinascita.
Aspirante soccorritrice in ambulanza, la giovane ha una vena musicale: "Shards of Panic" è il suo brano di esordio che lancia un messaggio di forza.
LUGANO - Alle elementari e alle medie la sfottevano. Per il fatto di essere in sovrappeso. Shelly Chaaban è una ragazza che sa cosa significhi la parola bullismo. Oggi a 23 anni, aspira a diventare soccorritrice in ambulanza, e sostiene di essere una persona serena. Tanto serena da essere riuscita a tradurre la sua sofferenza in un brano musicale, "Shards of Panic" (Frammenti di panico). «Una canzone che vuole dare speranza a chi, come accaduto a me, viene schiacciato».
La vittima perfetta – Quello di Shelly, residente a Lugano ma cresciuta a Taverne, è stato un percorso tremendamente in salita. Anche dopo l'anno di pre-tirocinio. «A un certo punto sono stata costretta ad abbandonare l'apprendistato d'imbianchina. Mi facevano cattiverie di ogni genere. E con la mia ingenuità, io ero la vittima perfetta».
Il percorso terapeutico – Solo un percorso terapeutico aiuterà Shelly a trovare la giusta autostima e a farsi scivolare di dosso il male che è stata costretta a subire. «Ancora adesso sono in sovrappeso. Ma ci scherzo su. Sono decisamente più consapevole. Mi accetto così come sono. Ed è quello che vorrei trasmettere attraverso la mia testimonianza musicale».
«La vita è bellissima» – La 23enne luganese rievoca un periodo tormentato. In cui ogni motivo era buono per metterla in cattiva luce. «A volte non potevo nemmeno aprire bocca. Mi saltavano addosso verbalmente. È stato terribile. Non so cosa mi abbia aiutato ad andare avanti, ma sono felice di non avere mollato. Perché la vita è davvero bellissima. Mi volevano fare sentire sbagliata a tutti i costi. E nella mia testa mi ero quasi convinta che fosse giusto così. Perché è questo l'effetto del bullismo. Ti senti soffocare da tutto e da tutti. È devastante».
Il coraggio di denunciare – Un brano trap melodico, un video clip suggestivo. Shelly lancia il suo messaggio. Con la forza di chi ha superato una montagna di pregiudizi e di avversità. «Ci sono ancora troppe ingiustizie. Troppe volte il debole è costretto a soccombere. Tutto questo è disumano. Bisogna avere la forza di denunciare, di dire basta a questo fenomeno silenzioso e orribile. Io, in mezzo a tutto, sono stata fortunata perché ho incontrato persone stupende che mi hanno aiutato a ritrovare me stessa. Ma c'è anche chi è da solo. E queste persone non le possiamo dimenticare».