Il discorso del consigliere federale Guy Parmelin per il Primo Agosto: «Tutti siamo chiamati in causa».
SESSA / OBERWALD - «Dobbiamo essere pronti a reagire con ottimismo e fermezza» anche in tempi difficili, ha detto il consigliere federale Guy Parmelin nei discorsi per la Festa nazionale, pronunciati a Sessa e a Oberwald (VS). Il capo del Dipartimento federale dell'economia ha invitato la popolazione trasformare in opportunità le sfide che si pongono al paese in questo momento.
«Visto che mi trovo in un Cantone viticolo, mi si permetta un parallelo da viticoltore: dal punto di vista politico, il 2022 non è esattamente quella che chiameremmo un'ottima annata», ha detto il vodese citando l'aumento del costo della vita e dei prezzi dei carburanti, le incertezze per l'approvvigionamento energetico, la guerra in Ucraina e le nuove alleanze geostrategiche. A queste nuove sfide si aggiungono preoccupazioni già presenti da anni come quelle legate al cambiamento climatico e alle relazioni con l'Unione europea.
Non intendo sminuire il peso che queste incognite hanno sui più deboli, ma le difficoltà possono rivelarsi anche occasioni propizie per pensare positivo e innescare cambiamenti che in tempi favorevoli non avremmo probabilmente intrapreso, ha aggiunto lanciando poi un appello alla responsabilità sia delle autorità che individuale. «Tutti sono chiamati in causa: la nostra società e le nostre istituzioni. E naturalmente anche e soprattutto il Consiglio federale», ha dichiarato Parmelin.
La Svizzera si trova probabilmente nel momento più difficile dall'ultima crisi energetica, quasi 50 anni fa, ma dobbiamo rimanere il più positivi possibile. «Oggi non è tempo per rattristarsi, ma per festeggiare», ha concluso il consigliere federale.