Pro Velo Ticino: «Campagna elettorale vietata ai ciclisti e alle biciclette?»
BELLINZONA - Ciclisti dimenticati? Se lo chiede Pro Velo Ticino a due mesi dalle votazioni. «Siamo oramai entrati nel vivo della campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio di Stato e del Gran Consiglio e da queste prime settimane di dibattiti, commenti, opinioni, slogan e prese di posizione emerge una sorprendente e inspiegabile indifferenza verso i molti temi relativi alla mobilità lenta, detta anche mobilità dolce» si legge in una nota.
Corsie, piste ciclabili dove «c’è ancora molto da fare», zone a 30 chilometri orari, convivenza fra i ciclisti e gli altri utenti della strada, sicurezza per chi è in sella (dai bambini agli anziani), posteggi riservati alle biciclette: temi che secondo Pro Velo sono assenti da comizi e dibattiti elettorali.
«Eppure - scrivono - se consideriamo l’elevatissimo numero di ciclisti/e che pedalano sulle strade del Canton Ticino (e le cifre sono in continuo aumento) l’argomento dovrebbe essere preso in considerazione da coloro che si sono candidati a un posto nell’esecutivo e nel legislativo cantonali».
E allora Pro Velo Ticino si augura che «le esigenze e le aspettative di chi ha deciso di muoversi e di spostarsi in bicicletta possano trovare spazio nei programmi partitici e politici e in una campagna elettorale che dovrebbe offrire all’opinione pubblica anche degli spunti di riflessione, di discussione e di confronto riguardanti la mobilità ciclistica».