Demolizione ex macello: la presa di posizione dei Verdi di Lugano. «Siamo sollevati, l’apparato giudiziario non vuole scorciatoie».
LUGANO - All’indomani della decisione della Corte dei reclami penali sulla demolizione parziale dell’ex macello, i Verdi di Lugano sottolineano come già «il giorno dopo la demolizione» si fosse già «avviato lo sgombero delle macerie, nel pieno sbigottimento e disorientamento di una popolazione che chiedeva risposte». Inoltre, aggiungono, «solo grazie al deposito della denuncia da parte nostra si è iniziato a fare chiarezza. Ma poi il frettoloso decreto di abbandono del procuratore generale non ha permesso di fare luce, alimentando unicamente il senso di frustrazione e smarrimento in chi si aspetta che ad agire nella trasparenza e legalità siano in primo luogo esecutivi e polizia».
Per il partito luganese «sono riemerse tutte le domande di fondo a cui l’inchiesta non aveva dato risposta. Siamo quindi soddisfatti che siano presi sul serio i dubbi, non solo nostri, sullo svolgimento di quegli eventi». E ancora: «Siamo anche sollevati, perché l’apparato giudiziario ha mostrato di non accontentarsi di scorciatoie rassicuranti. È del resto l’unica via per ricucire lo strappo con le istituzioni: fare luce permetterà di uscire dalle speculazioni e dall’ambiguità e ristabilire il rapporto di fiducia con la giustizia da parte della popolazione».
Per i Verdi «solo dopo un approfondito processo di ricostruzione della verità e della fiducia si potranno porre delle fondamenta solide per ricostruire anche su queste macerie».