La richiesta è quella di rivedere la Costituzione cantonale
BELLINZONA - Il PLR lancia un’iniziativa popolare per combattere la burocrazia. Chiaro il punto di partenza secondo i promotori. «La burocrazia non è un concetto astratto, ma un principio concreto che tocca la vita quotidiana di cittadini, famiglie e aziende. Pretendere di diminuirne il peso, non significa smantellare lo Stato e il suo funzionamento, bensì migliorare l'efficacia e la cultura delle istituzioni, a vantaggio sia del cittadino privato sia dei funzionari stessi, che spesso aspirano a maggiore responsabilizzazione e spirito d’iniziativa». Parte da qui il Plr nell'annunciare il lancio dell'iniziativa popolare “Basta burocrazia” in cui si chiede la revisione della Costituzione cantonale.
Si tratta di un’iniziativa con cui vengono chieste «leggi semplici, comprensibili ed efficaci. Ridurre la burocrazia per le famiglie e le aziende in modo da avvicinare il cittadino allo Stato, permettendogli di risparmiare tempo, denaro ed energie», queste le parole del presidente Alessandro Speziali. Evidenziati poi dalla municipale di Lugano Karin Valenzano Rossi, con diversi esempi, i notevoli problemi anche per i comuni. Presenti anche l’imprenditore e granconsigliere Luca Renzetti che ha portato la visione delle aziende e di molti normali cittadini e il vicepresidente PLR Rupen Nacaroglu, che ha evidenziato le difficoltà che affrontano anche i piccoli commerci.
Questa iniziativa popolare costituzionale ispira una serie di atti parlamentari già depositati e in via di elaborazione per concretizzarne gli auspici: sia dal punto di vista della semplificazione delle leggi, sia per quel che concerne il funzionamento dello Stato. Inoltre il PLR ha attivato l’indirizzo email burocrazia@plrt.ch e invita tutti i cittadini ad inviare al partito tutte le segnalazioni di eccessi di burocrazia a cui sono confrontati.
Come spiegato dal presidente Speziali, sono quattro i motivi per cui si giustifica un nuovo articolo costituzionale, la cui importanza si rivela sia a livello concettuale-generale, sia sul piano concreto e tangibile.
Motivo culturale
La Svizzera e i suoi Cantoni hanno costruito il proprio benessere grazie a una concezione liberale delle regole e delle normative, prediligendo la responsabilità individuale alla regolamentazione. Da diversi anni si assiste invece a un progressivo rovesciamento di questa logica, dove la proliferazione di normative erode la responsabilità dei singoli cittadini e imprese, poiché sempre più aspetti sono codificati.
Motivo istituzionale
La burocrazia appesantisce e rende le istituzioni, complesse, lente e macchinose. Ciò attenta non solo all’efficacia e all’efficienza dell’attività pubblica, ma peggiora il rapporto tra istituzioni e cittadino; la burocrazia demotiva, ostacola e ingessa l’attività dei funzionari, erodendo la creatività e la presa di responsabilità; la burocrazia tende alla sua espansione, che comporta inevitabilmente il continuo aumento del numero di dipendenti pubblici.
Motivo economico
La burocrazia aumenta la dispersione di risorse perdite di tempo, costi finanziari penalizza chi o coloro non hanno le risorse per assorbire gli oneri burocratici (cittadini o aziende)
Motivo qualitativo/funzionale
La progressiva burocratizzazione: spinge a porre l’accento sugli aspetti formali e procedurali a scapito del merito e della qualità dei servizi; riduce il margine di flessibilità e di adattamento alle situazioni ostacola i processi innovativi