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CANTONEProtezione del clima, il capitombolo ticinese

27.08.24 - 06:30
Da metà classifica agli ultimi gradini. Il rating del WWF è poco clemente. Maggi: «Urge un Piano Cantonale Climatico ed Energetico»
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Fonte WWF
Protezione del clima, il capitombolo ticinese
Da metà classifica agli ultimi gradini. Il rating del WWF è poco clemente. Maggi: «Urge un Piano Cantonale Climatico ed Energetico»

LUGANO - In un confronto a livello nazionale sulla politica energetica e sulla protezione del clima, il Ticino scivola al 23° posto su 26, passando così dalla metà della classifica alle ultime posizioni. A dimostrarlo è un recente studio del WWF Svizzera.

Male le emissioni nell'edilizia e l'elettromobilità - Secondo la valutazione, resa nota tramite un comunicato stampa, il Ticino riceve buone note per quanto riguarda il sostegno al risanamento energetico degli edifici e la promozione dell’energia solare.

Tuttavia, le emissioni nel settore edilizio sono ancora elevate e gli obiettivi climatici poco ambiziosi. L’impegno del Ticino è giudicato insufficiente soprattutto nell’ambito della promozione dell’elettromobilità e il Cantone perde molti punti a causa dell’assenza di obbiettivi strategici e dati attendibili.

Il WWF Svizzera ha esaminato attentamente tutti i 26 cantoni e li ha analizzati in termini di protezione del clima e politica energetica.

Lontani dall'obiettivo - Sebbene siano stati compiuti alcuni progressi rispetto alla valutazione del 2019, nessun cantone è ancora sulla via dell’obiettivo dell'Accordo di Parigi, cioè quello di limitare il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2 °C, idealmente a 1,5 °C, rispetto al livello del periodo preindustriale.

Il cantone più rispettoso del clima in Svizzera è Basilea Città, seguito da Uri e Neuchâtel. L'Appenzello Interno è quello che invece deve recuperare di più. Il Ticino, come detto, compare al 23° posto, subito dopo Vaud e seguito da Argovia.

Per Francesco Maggi, Responsabile regionale WWF Svizzera italiana, questa caduta del nostro Cantone verso gli ultimi gradini della classifica intercantonale «è sconfortante» e «causa degli inaccettabili ritardi accumulati dal nuovo Piano Cantonale Climatico ed Energetico (PECC)».

Per Maggi, insomma, «urge l’adozione da parte del Gran Consiglio di questo strumento strategico». «Il Canton Ticino - prosegue - ha fatto bene nel settore degli incentivi per il risanamento energetico degli stabili e le energie rinnovabili. C’è comunque necessità di migliorare ulteriormente in quanto il 30% degli impianti di riscaldamento viene sostituito ancora con impianti a energia fossile».

Lo studio, d'altra parte, evidenzia che il Ticino ha ampi margini di miglioramento per la promozione delle auto elettriche, «tassello fondamentale per la riduzione delle emissioni inquinanti e di CO2 in atmosfera». «Ad esempio - sottolinea Maggi -, non si impone ancora un numero minimo di posteggi muniti di colonnina di ricarica negli stabili. Questo frena l’acquisto di auto elettriche da parte degli inquilini».

Per il Responsabile regionale WWF, un altro ambito dove si potrebbe fare meglio è quello della sostituzione dei riscaldamenti elettrici diretti, «altamente inefficienti e che consumano corrente elettrica invernale, in un periodo dove la politica vorrebbe invece rendere il Paese meno dipendente dall’estero». «Invece di ridurre gli sprechi - conclude Maggi -, la maggioranza dei politici si limita a chiedere più produzione invernale, sovente a danno del paesaggio e dell’ambiente».  

Promosso per i sussidi, carente su tutto il resto - Secondo il WWF, il Ticino perde molti punti poiché «non stabilisce obbiettivi chiari in nessuno dei campi presi in considerazione nello studio». Se il Cantone risulta debole a livello di obbiettivi, la situazione è migliore quando si parla delle politiche introdotte e guadagna punti soprattutto grazie alla forte sovvenzione nei settori dell'efficienza degli edifici e del calore rinnovabile.

Gli esempi virtuosi - «Per ottenere un impatto maggiore, è però necessario accompagnare le sovvenzioni con normative più efficaci, ispirandosi a quanto fatto da altri Cantoni». Un esempio? Nel Canton Neuchâtel, al momento della costruzione di un nuovo edificio, almeno il 40% dei posteggi deve essere dotato di colonnina di ricarica.

Nei Cantoni Uri e Vallese, quando il tetto di un edificio viene ristrutturato deve essere dotato di un impianto solare.

Nel Canton Zurigo, i sistemi di riscaldamento di edifici esistenti possono essere sostituiti solo con sistemi a energia rinnovabile.

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