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CANTONEAffliggono giovani e anziani. Ecco il piano per sconfiggerle

10.09.24 - 11:01
Siamo una società sempre più "addicted". E non solo dalle droghe. Presentato oggi il progetto del Gruppo esperti per le tossicomanie
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Affliggono giovani e anziani. Ecco il piano per sconfiggerle
Siamo una società sempre più "addicted". E non solo dalle droghe. Presentato oggi il progetto del Gruppo esperti per le tossicomanie

BELLINZONA - Che siano droghe, dispositivi elettronici o gioco patologico, siamo una società sempre più “addicted”. Colpa, in parte, anche della pandemia, che ha avuto un impatto sulla salute mentale delle persone già confrontate con problemi legati alla dipendenza.

Da qui la necessità di un approccio non più prettamente giuridico e punitivo, ma «al passo con i tempi», che ponga maggiore enfasi sul benessere dei consumatori e sulle sfide individuali e sociali associate. E che consideri le dipendenze a 360 gradi, considerando le sostanze legali e non, nonché comportamenti quali ad esempio il gioco patologico, o il cyberaddiction. 

Questo è molto altro è contenuto nel Piano cantonale degli interventi in ambito delle tossicomanie (PCI), presentato oggi ed elaborato dal Gruppo esperti per le tossicomanie.

In primo luogo, il Gruppo sottolinea la necessità di estendere il mandato del Delegato ai problemi delle tossicomanie al più ampio tema delle dipendenze, al fine di poter coordinare l’azione cantonale riducendo la frammentazione che oggi contraddistingue questo settore.  

«Aumento dei casi di dipendenza nella terza età» - Un settore che, negli ultimi 20 anni, ha registrato un aumento significativo dei casi nella popolazione anziana, sempre più vulnerabile alla dipendenza da sostanze. Una casistica che si somma all’invecchiamento di quella fascia di popolazione con un pregresso tossicomanico. I casi di dipendenza nella terza età, insomma, sono destinati ad aumentare ancora. 

Da qui l’importanza di informare su larga scala medici e infermieri sulle possibilità di trattamento. Così come offrire alle case anziani la possibilità di far riferimento a consulenti per problemi di dipendenza, oltre che permettere la predisposizione di posti per persone con dipendenze. 

Sperimentazione canapa - Il 15 maggio 2021 è entrata in vigore una modifica della LStup che consente di svolgere sperimentazioni pilota con dispensazione controllata di canapa a scopi non medici. Anche in Ticino sono attualmente pendenti progetti di sperimentazione sottoposti al vaglio della Commissione etica. Considerato il nuovo assetto di condizioni quadro e legislative, esistono ora le condizioni per l’avvio di dette sperimentazioni, previa autorizzazione federale.

Implementazione eroina terapeutica - Qualcosa potrebbe muoversi presto anche in relazione alla terapia basata sulla prescrizione della forma farmaceutica dell’eroina. Attualmente in Ticino questa modalità di prescrizione non esiste ancora. Fino ad oggi non c’era un numero sufficiente di pazienti per giustificarne l’implementazione. Attualmente è però in atto, all’interno di Ingrado, un progetto di valutazione e di implementazione del trattamento con eroina controllata in pazienti cronici e resistenti a diversi regimi di terapia.

Facoltà di segnalazione - Il Gruppo esperti, poi, raccomanda nuovamente che sia istituita la facoltà di segnalazione (prevista dall’art. 3c LStup). Tale norma prevede che i servizi ufficiali e i professionisti operanti nei settori dell’educazione, della socialità, della salute, della giustizia e della polizia possano segnalare i casi esistenti o a rischio di persone affette da turbe legate alla dipendenza da stupefacenti.

Il Gruppo esperti propone di seguire l’esempio della maggioranza dei Cantoni e di delegare il compito di accogliere le segnalazioni, in questa fase, fintanto che la riforma delle autorità di protezione non sarà completata, ai servizi specializzati nelle dipendenze. 

Dipendenze correlate allo stress - Il Gruppo esperti non ha mancato di chinarsi pure su quella fetta di persone che, «sempre più», soffre sul posto di lavoro. Un'evoluzione che «si ripercuote non solo sulla produttività del Paese, ma anche sulla salute della popolazione».

Da qui la necessità, individuata, di un'azione preventiva coordinata tra le forze istituzionali, ma anche i singoli lavoratori e datori di lavoro, «al fine di evitare costi futuri che andranno a incidere drasticamente sulla produttività e sulla sanità pubblica».

Giovani e nuove dipendenze - Infine la fascia più debole e a rischio. I giovani che soffrono di dipendenze e che hanno meno di 25 anni. Una fascia d’età che, è emerso, «difficilmente trova risposte adeguate presso le strutture presenti». 

Ad oggi infatti la gestione ambulatoriale all’interno delle strutture dedicate alle tossicodipendenze, in caso di abuso di sostanze, risulta non solo difficoltosa, ma anche pericolosa visti i rischi di esporre i giovani a incontri che portano al consumo di altre sostanze. 

In quest’ambito, i servizi FAST (Famiglia / Adolescenza / Sostanza / Terapia) e MAPS (Mediazione / Adolescenti / Parenti / Sostanze), vengono identificati come una buona risposta a situazioni di giovani consumatori non troppo problematici e ai loro famigliari. Attività, queste, per le quali viene suggerito un potenziamento.

Bisogna anche prestare attenzione ai fenomeni di drop-out, che in Ticino portano sempre più giovani ad abbandonare il percorso formativo o a ricorrere all’assistenza sociale.

In quest’ottica, quanto presentato dal Consiglio di Stato con il messaggio 7782 del 7 gennaio 2020 Progetto “Obiettivo 95%”, cioè la modifica della Legge della scuola con l’introduzione dell’obbligo formativo fino alla maggiore età, va nella direzione auspicata.

Per scongiurare problematiche legate all’utilizzo dei nuovi media (ad esempio la cyber-dipendenza), viene suggerita una formazione adeguata già nella scuola dell’obbligo. 

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