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CANTONE«Bloccare gli aumenti dei premi di casse malati». Si chiede una modifica della Legge

02.10.24 - 11:56
L'MPS chiede all'Assemblea di federale di modificare la Legge sulla LAMAL e bloccare gli aumenti dei premi delle casse malati
Ti-Press (archivio)
Fonte MPS
«Bloccare gli aumenti dei premi di casse malati». Si chiede una modifica della Legge
L'MPS chiede all'Assemblea di federale di modificare la Legge sulla LAMAL e bloccare gli aumenti dei premi delle casse malati

BELLINZONA - «Il Consiglio federale può, attraverso ordinanze, intervenire per decretare il blocco degli aumenti dei premi di base comunicati dagli assicuratori per il 2025, limitare l’aumento dei premi per l’anno successivo ad una percentuale massima (sia a livello federale che di ogni Cantone), decretare una moratoria dei premi di base (fino a tre anni)».

È la modifica dell'articolo 61 della Legge federale sull'assicurazione malattie (LAMal) richiesta dall'MPS attraverso un'iniziativa cantonale. «Dopo gli aumenti degli scorsi anni (l’aumento medio in Ticino è stato del 9,2% nel 2023 (+5,4% a livello nazionale) e del 10,5% (+8,7%) nel 2024 - si legge nel documento inviato alla segreteria del Gran Consiglio, è stato annunciato per il 2025 un ulteriore aumento dei premi di cassa malati. Un aumento, in media del 6%, a livello nazionale che per il Ticino raggiungerà un aumento medio del 10,5%».

L’annuncio «è caduto proprio nello stesso giorno in cui il Consiglio degli Stati ha approvato una mozione UDC che chiede al Consiglio federale di aumentare il limite della franchigia minima, ora fissato a 300 franchi. Una decisione che, se confermata dal Consiglio nazionale, comporterà un ulteriore aumento del contributo di pazienti e assicurati/e al pagamento dei costi di cassa malati. Appare sempre più evidente che l’attuale sistema è ormai entrato in una crisi profonda e insopportabile; le casse malati cercano di uscirne scaricando sempre più i costi sui salariati e le loro famiglie».

Sono infatti ormai «le casse malati a dominare il sistema sanitario svizzero e le loro decisioni non sembrano trovare resistenza alcuna. Una situazione che rischia di peggiorare, con conseguenze imprevedibili sugli assicurati, se il 24 novembre prossimo verrà approvata la riforma EFAS. Va qui ricordato che il sistema sanitario in Svizzera non è caratterizzato, come vorrebbe farci credere la narrazione corrente utilizzata per giustificare gli aumenti continui dei premi, da un’esplosione dei cosiddetti costi della salute. Costi che sono certo aumentati, ma in linea con tutti gli altri paesi comparabili, rimanendo anzi al di sotto di altri paesi nel confronto tra spese sanitarie e ricchezza prodotta (PIL). Il problema numero uno in materia di assicurazione-malattia non è quindi l’ampiezza delle spese, ma la maniera con la quale queste sono finanziate».

A questo proposito, ricordiamo che nel 2022 il totale delle spese sanitarie ha raggiunto i 91,5 miliardi di franchi. «Le tre principali fonti di finanziamento sono: a) le famiglie, per un totale di 55,4 miliardi di franchi (una somma che comprende, oltre ai 32,9 miliardi pagati nel quadro dell’assicurazione-malattia, circa 14,5 miliardi pagati direttamente – per esempio le cure dentarie, i medicamenti acquistati senza ricetta medica, il ricovero in casa per anziani) e più di 7 miliardi versati alle assicurazioni private;b) i poteri pubblici, per un totale di circa 29,9 miliardi di franchi;c) le imprese, per un totale di circa 5 miliardi di franchi, principalmente attraverso i contributi padronali all’assicurazione invalidità o all’assicurazione infortuni».

Di fronte a tutto «questo appare evidente la necessità di un cambiamento radicale di sistema. Un cambiamento che dovrà passare attraverso proposte incisive che vadano al di là di quanto finora proposto o immaginato. Ma, come detto, siamo di fronte a un'urgenza, quella di premi che aumentano sistematicamente, anno dopo anno, e che quindi necessitano un intervento urgente che possa in qualche modo frenare questo aumento e portare sollievo alle famiglie. Fin dall’annuncio degli aumenti dei premi l’MPS ha chiesto pubblicamente l’introduzione di una moratoria sui premi da parte dell’autorità federale. La presente iniziativa cantonale mira a dare al Consiglio federale gli strumenti per agire sui premi di cassa malati».

Per questa ragione «la presente iniziativa cantonale chiede all’Assemblea federale di modificare l’art. 61 della Legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal) del 18 marzo 1994».

Ecco il capoverso che i promotori Giuseppe Sergi e Matteo Pronzini vorrebbero aggiungere:
cvp. 5
Il Consiglio federale, di fronte ad un aumento importante e continuo dei premi di base, può, attraverso ordinanze, intervenire per:
-decretare il blocco degli aumenti dei premi di base comunicati dagli assicuratori per l’anno successivo
-limitare l’aumento dei premi per l’anno successivo ad una percentuale massima (sia a livello federale che di ogni Cantone)
- decretare una moratoria dei premi di base (fino a tre anni)

Vista l'urgenza e l'importanza della questione, il segretariato MPS ha fatto sapere di aver deciso, attraverso i propri parlamentari, di inoltrare una proposta di risoluzione al Gran Consiglio che riprende, in forma diversa, i contenuti dell'iniziativa cantonale.

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