Rispondendo a un'interrogazione di Sara Beretta Piccoli, il Governo ha fatto chiarezza sul decesso dell'animale avvenuto a inizio gennaio. «Ha ingerito una grande quantità di foglie di Prunus»
CIMADERA - La cerva di Cimadera «non presentava alcun sintomo da giustificare l'eutanasia» ed è morta avvelenata dalle foglie di Prunus. Il Governo, rispondendo all'interrogazione "Animali selvatici: quali misure?" della deputata PPD Sara Beretta Piccoli, ha fatto chiarezza sulla morte dell'animale avvenuta a inizio gennaio.
«L'autopsia - si legge nella risposta del Consiglio di Stato - ha stabilito che la cerva è deceduta a seguito dell'ingerimento di una grande quantità di foglie di una pianta ornamentale presente nel giardino: il Prunus». Si specifica inoltre che esse possono «portare alla morte in meno di trenta minuti».
Il Governo precisa pure che la cerva fu segnalata due volte prima di morire. La prima segnalazione risaliva ad agosto 2017 a Piandera. La seconda a dicembre dello stesso anno a Cimadera.
La deputata, infine, chiedeva se il Consiglio di Stato ritenesse che «gli interventi a tutela degli animali selvatici che si avvicinano troppo ai centri abitati, nonché le informazioni date ai residenti siano sufficienti a tutelare la vita degli animali». La risposta alla domanda è stata un semplice e coinciso «sì».