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Grosse tartarughe nei pressi del lago: «Comprate e poi gettate. Sono carnivore e distruttive» Dopo l'avvistamento il parere del presidente della Spab: «Le si acquista che sono piccoline, ma crescono e puzzano. Sconsiglio di comprarle»
AGNO - In molti le conoscono per averle viste in piccoli acquari, nei negozi di animali. Altri, magari, le hanno persino possedute. Le tartarughe avvistate oggi, in quel di Agno, mentre si crogiolavano sotto il sole a pochi centimetri dall'acqua, non sono altro che le classiche tartarughine da pochi franchi che si possono acquistare in giro. Solo in età adulta.
«Guance rosse o gialle, così vengono chiamate», ci spiega al telefono Emanuele Besomi della Spab, già allertato in seguito all'avvistamento. «Sono animali di palude, non indigeni. Finiscono nel lago quando chi le acquista scopre che crescono. Purtroppo, vivendo in acque stagnanti, hanno un cattivo odore».
Innocue per l'uomo non lo sono per l'ambiente in cui si trovano: «Sono carnivore, invasive e distruttive - prosegue Besomi -. Hanno una capacità di adattamento e resistenza enorme, sopravvivono, si moltiplicano e distruggono la fauna indigena, decimando rane, girini e salamandre. I nostri leghi ne sono pieni e catturarle non è semplice».
Il presidente della Spab ne sconsiglia quindi l'acquisto: «Fanno un danno enorme all'ecosistema. Sono carine da piccole, ma alla fine chi le compra tende a disfarsene. Meglio evitare».
