L'imprenditore luganese è stato condannato in appello a tre anni di detenzione, di cui uno solo da scontare.
LUGANO - Tre anni di carcere, di cui uno solo da scontare e due sospesi con la condizionale per un periodo di due anni. È questa la pena decisa dalla Corte d'appello per il noto imprenditore Bruno Balmelli, mente dell'incendio doloso appiccato lo scorso 12 febbraio 2021 alla boutique White di via Nassa.
Il 74enne luganese è stato nuovamente ritenuto colpevole di incendio intenzionale e tentata truffa per un importo di quasi due milioni di franchi, ma la pena di quattro anni di carcere comminata in primo grado è stata sensibilmente ridotta.
La difesa, lo ricordiamo, aveva chiesto che Balmelli venisse assolto dal reato di incendio intenzionale, o in via subordinata, che questo venisse derubricato a danneggiamento, più una pena ridotta e integralmente sospesa.
Anche il secondo imputato, un 37enne complice dell'imprenditore, ha ricevuto una pena meno severa. Per lui la Corte ha ritenuto opportuni due anni di detenzione interamente sospesi con la condizionale, al posto dei due anni e otto mesi, di cui un anno da scontare, comminati in primo grado.
Il giovane, come Balmelli, è stato giudicato colpevole di incendio intenzionale e tentata truffa, ma è stato prosciolto dal reato di danneggiamento. Quest'ultima accusa riguardava però un episodio relativo a un altro negozio.
A favore degli imputati è andato il fatto che da quel 12 febbraio 2021 nessuno dei due ha in alcun modo interessato la giustizia. Per l'imprenditore luganese è inoltre stata messa in conto l'età avanzata.