A processo un 36enne. La procuratrice chiederà una pena superiore ai 5 anni. L’imputato: «La mia unica colpa è aver tradito la mia coniuge».
LUGANO - Le violenze contro la moglie, riportate nel corposo atto d’accusa, coprono un intervallo temporale di oltre un decennio: sette tentati omicidi, stupri, coazione, coazione sessuale, minacce, vie di fatto, lesioni gravi e semplici contro la moglie.
Il processo - Oggi, alla Corte delle Assise criminali di Lugano, presieduta da Mauro Ermani, con la partecipazione degli assessori giurati - la procuratrice Valentina Tuoni ha intenzione di chiedere una condanna superiore ai 5 anni - è cominciato il processo nei confronti di un 36enne cittadino serbo dimorante nel Sopraceneri, in Svizzera da circa 15 anni e in carcere da ottobre 2023.
L’atto d’accusa - Gli episodi catalogati come tentati omicidi nei confronti della coniuge (oggi ex moglie) sono avvenuti dal 2010 fino ad agosto 2023. Stando all’atto d’accusa, in due diverse e distinte occasioni, l’imputato ha colpito la vittima alla testa utilizzando oggetti contundenti. In un altro caso ha tentato di strangolarla, portandola allo svenimento. In un'ultima istanza l'ha percossa, causandole la frattura di una costola.
I messaggi - Il presidente della Corte Ermani ha ricostruito il rapporto conflittuale fra i due, leggendo diversi messaggi inviati alla moglie intrisi di insulti, minacce di morte e violenza sessuale, e riportando quanto testimoniato dalle figlie sul clima che si respirava in casa.
L’imputato: «Non l’ho mai toccata» - Il 36enne nega tutte le accuse: «Ho avuto più di un’amante e me ne vergogno - ha detto in udienza - i problemi nascono tutti da lì. Mi descrivono come un drago sputafuoco, ma non sono così: non ho mai picchiato, seviziato o fatto violenza su mia moglie. Se le ho scritto quei messaggi, me ne vergogno. A lei vorrò per sempre bene: le uniche colpe è averla tradita e aver proferito brutte parole nei suoi confronti».
Gli altri reati - L’uomo è accusato anche di truffa qualificata (consumata e tentata), falsità in documenti, ottenimento illecito di prestazioni di un’assicurazione sociale o dell’aiuto sociale e, infine, contravvenzione alla legge federale sugli stupefacenti.
Il processo riprenderà nel primo pomeriggio.