Cerca e trova immobili

CANTONECittà dei mestieri, Pronzini vuole vedere la perizia

11.06.18 - 08:02
Il deputato MPS intende fare chiarezza prima della votazione in Gran Consiglio del credito da 12,6 milioni di franchi. E, con Boris Bignasca, si rivolge alla Commissione della gestione
TiPress
Città dei mestieri, Pronzini vuole vedere la perizia
Il deputato MPS intende fare chiarezza prima della votazione in Gran Consiglio del credito da 12,6 milioni di franchi. E, con Boris Bignasca, si rivolge alla Commissione della gestione

BELLINZONA - Dopo avere occupato le pagine dei domenicali, la Città dei mestieri è oggi al centro di una richiesta di Matteo Pronzini alla Commissione della gestione. Il deputato MPS desidera infatti prendere visione della perizia in suo possesso, prima della prevista votazione - nella seduta di Gran Consiglio del 18 giugno - del credito da 12,6 milioni di franchi per l’acquisto in proprietà per piani e la sistemazione dello stabile a Giubiasco che dovrebbe ospitare la Città dei mestieri.

Perizia citata da Fiorenzo Dadò in un articolo apparso sulla Regione di venerdì 8 giugno: «Una perizia indipendente, da parte di uno studio legale tra i più rinomati e affidabili della Confederazione, che evidenzia “il coinvolgimento dell’Ente pubblico nella modifica del progetto per rispondere ai bisogni dell’acquirente privato”.

«Nel 2015 - ricostruiva Dadò - è stata presentata una mozione in Gran Consiglio per rilanciare l’idea della Città dei mestieri, un istituto a favore della formazione dei giovani. Un deputato, quale imprenditore privato, propose alla sezione Logistica l’edificazione di uno stabile a Giubiasco, nei pressi della stazione Ffs. Nel giugno del 2017 il Governo raccomandava l’adozione della mozione. Nel mentre, però, un edificio era sorto in quella zona. Il Governo aveva quindi presentato un Messaggio per l’acquisto dello stabile, costruito dalla ditta diretta dal deputato che aveva inoltrato la proposta alla Logistica, per la cifra di 12,6 milioni di franchi». La perizia dello studio legale evidenzia la possibilità «non trascurabile» che l’Ente pubblico abbia sposato le esigenze dell’acquirente privato nella modifica del progetto. A questo punto è quindi possibile che si tratti - concludeva Dadò - «di una colossale, quanto grave, violazione della legge sulle commesse pubbliche»

Pronzini - insieme a Boris Bignasca, che si è associato alla richiesta di prendere visione della perizia - chiede che venga fatta luce sulla questione, definita «scandalosa e milionaria operazione edile-immobiliare».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

GI 6 anni fa su tio
eppure la commissione delle gestione dovrebbe aver preso visione di tutto......ma, già meglio "non sbottonarsi"....sa sa mai

F/A-18 6 anni fa su tio
I soliti scandaletti in salsa ticinese, asfaltopoli in primis e mai nessuno che paga se non il povero contribuente, cafonate di sabbia e via, qualcuno parla ancora di Argo 1, ma quando mai........, quando ci sono di mezzo i nostri politici tutto viene messo a tacere e poi non chiediamoci a cosa serve la politica perché anche i paracarri hanno capito......

KilBill65 6 anni fa su tio
Risposta a F/A-18
Viene messo tutto a tacere e i "soliti ignoti" rimangono al loro posto!!...Purtroppo.....

siska 6 anni fa su tio
Ah ah ah ah ah ........

F.Netri 6 anni fa su tio
Ma questo marxista-leninista non va mai nemmeno in vacanza?

F/A-18 6 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Ciao Netri, ti dispiace così tanto se ogni tanto qualcuno cerca di scoperchiare gli affari dei nostri politici che usano la loro influenza prosacoccia?

F.Netri 6 anni fa su tio
Risposta a F/A-18
Ciao F/A-18, no, non mi dispiace questo. Quello che mi infastidisce è che ci sia qualcuno che lo faccia per mestiere e per pro saccoccia sua, spacciandosi per salvatore della Patria.

F/A-18 6 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Ma invece dovresti essere contento se ci tieni alla comunità in cui viviamo che qualcuno, pagato o meno, vada a mettere il dito nel malaffare in quanto il malaffare è una malattia che nuoce gravemente al cittadino e che in certi paesi meridionali ha perfino un'altra nome.

vulpus 6 anni fa su tio
Basta con questi inciuci politici finalizzati a gestire gli interessi personali.
NOTIZIE PIÙ LETTE