Il deputato MPS intende fare chiarezza prima della votazione in Gran Consiglio del credito da 12,6 milioni di franchi. E, con Boris Bignasca, si rivolge alla Commissione della gestione
BELLINZONA - Dopo avere occupato le pagine dei domenicali, la Città dei mestieri è oggi al centro di una richiesta di Matteo Pronzini alla Commissione della gestione. Il deputato MPS desidera infatti prendere visione della perizia in suo possesso, prima della prevista votazione - nella seduta di Gran Consiglio del 18 giugno - del credito da 12,6 milioni di franchi per l’acquisto in proprietà per piani e la sistemazione dello stabile a Giubiasco che dovrebbe ospitare la Città dei mestieri.
Perizia citata da Fiorenzo Dadò in un articolo apparso sulla Regione di venerdì 8 giugno: «Una perizia indipendente, da parte di uno studio legale tra i più rinomati e affidabili della Confederazione, che evidenzia “il coinvolgimento dell’Ente pubblico nella modifica del progetto per rispondere ai bisogni dell’acquirente privato”.
«Nel 2015 - ricostruiva Dadò - è stata presentata una mozione in Gran Consiglio per rilanciare l’idea della Città dei mestieri, un istituto a favore della formazione dei giovani. Un deputato, quale imprenditore privato, propose alla sezione Logistica l’edificazione di uno stabile a Giubiasco, nei pressi della stazione Ffs. Nel giugno del 2017 il Governo raccomandava l’adozione della mozione. Nel mentre, però, un edificio era sorto in quella zona. Il Governo aveva quindi presentato un Messaggio per l’acquisto dello stabile, costruito dalla ditta diretta dal deputato che aveva inoltrato la proposta alla Logistica, per la cifra di 12,6 milioni di franchi». La perizia dello studio legale evidenzia la possibilità «non trascurabile» che l’Ente pubblico abbia sposato le esigenze dell’acquirente privato nella modifica del progetto. A questo punto è quindi possibile che si tratti - concludeva Dadò - «di una colossale, quanto grave, violazione della legge sulle commesse pubbliche»
Pronzini - insieme a Boris Bignasca, che si è associato alla richiesta di prendere visione della perizia - chiede che venga fatta luce sulla questione, definita «scandalosa e milionaria operazione edile-immobiliare».