Per fare chiarezza, ha spiegato Claudio Zali, sarà necessario attendere la motivazione della sentenza e la conclusione dell'inchiesta amministrativa
BELLINZONA - Sarà necessario attendere che il Consiglio di Stato riceva la motivazione della sentenza contro l’ex funzionario del DSS - condannato lo scorso 29 gennaio per coazione sessuale - nonché l’esito degli accertamenti dell’inchiesta amministrativa per ottenere maggiore chiarezza sulle figure, oggi ancora nell’ombra, che avrebbero a loro tempo coperto i fatti.
Lo ha precisato oggi Claudio Zali, rispondendo a quattro interpellanze presentate dai deputati Dadò, Agustoni, Bignasca e Pronzini nei giorni successivi alla condanna.
Per quanto concerne l’ex funzionario, il presidente del Governo ha inoltre sottolineato come, su suggerimento del DSS, l’Esecutivo abbia immediatamente sospeso il dipendente non appena ricevuta la comunicazione dal Ministero pubblico, procedendo in un secondo momento (lo scorso novembre) al suo licenziamento.