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CANTONE«Il nome di Gobbi era sul verbale»

23.04.24 - 10:22
La precisazione arriva dall'avvocato Renzo Galfetti in risposta a Lorenzo Onderka. Tutta la verità sull'articolo critico eliminato.
Tio/20Minuti/Tipress
«Il nome di Gobbi era sul verbale»
La precisazione arriva dall'avvocato Renzo Galfetti in risposta a Lorenzo Onderka. Tutta la verità sull'articolo critico eliminato.

LUGANO - Il nome di Gobbi sul verbale c'era. Parola dell'avvocato Galfetti. Così, almeno, stando alla corrispondenza intrattenuta tra il legale del Consigliere di stato e Lorenzo Onderka, il candidato di Avanti con Ticino&Lavoro costretto negli scorsi giorni a rimuovere l'opinione su tio.ch dal titolo "Se questo è un leader", pubblicata sul portale Ticinonline.

«L’articolo l’ho scritto io e quindi ne assumo meriti e responsabilità. Ho voluto tutelare il Movimento Avanti, e prendermi tempo per rileggerlo in funzione della diffida dell’Avvocato Galfetti», spiega Onderka rompendo il silenzio per alcune precisazioni su quanto accaduto.

In questi giorni, a quanto pare, il politico ha intrattenuto uno scambio di mail con l'avvocato Galfetti. «Gli ho scritto privatamente elencando sette punti sul quale ho basato l’articolo, tutti punti già di dominio pubblico. Sorvolo sulla risposta dell’avvocato, scritta con stile molto scortese e irrispettoso, per soffermarmi sull’unico punto sul quale ha espresso un commento: nel mio articolo citavo il verbale dell’incidente sul quale, come apparso più volte nella stampa, sembra mancassero le generalità del suo cliente», spiega il candidato di Avanti con Ticino&Lavoro.

Qui la novità. L’avvocato Galfetti, in questa corrispondenza, avrebbe rettificato questo punto indicando che in realtà le generalità del suo cliente figurano sul verbale dell’incidente.

«Stando così le cose - ammette Onderka -, una rettifica in questo senso è giusta e doverosa. Per il resto, confermo quanto scritto nell’articolo, che riflette la mia opinione su questa vicenda, indipendentemente da chi è il protagonista o la sua appartenenza politica».

Un'opinione la sua, aggiunge, «strettamente legata al fatto stesso e al modo in cui è stato gestito. Avrei espresso la stessa opinione anche se il protagonista fosse un’altra personalità», ci tiene a precisare.

Il candidato di Avanti con Ticino&Lavoro, in sostanza, vuole chiudere qui la faccenda. Ma non senza un accenno di polemica per il modo in cui è stata gestita tutta questa storia: «Ha ragione Fiorenzo Dadò quando dice che viviamo in un paese che garantisce la libertà d’opinione e di espressione, e se sono pubblicate in modo rispettoso, come il mio articolo, ogni forma di intimidazione o di limitarne la divulgazione va respinta. Con queste parole metto il punto finale a questa “bagarre” su un articolo che tratta di una vicenda banale (un incidente stradale) che a parer mio, se fosse stata gestita in maniera diversa, non avrebbe occupato spazio sui Media, e richiesto tempo al Governo, al Parlamento e neppure alla Procura».

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