L'Associazione Rom Ticino denuncia un contributo della consigliera comunale Valérie Camponovo.
LUGANO - Hanno creato un polverone le parole espresse nel contributo "La mia piccola Montmartre" dalla consigliera comunale di Locarno Valérie Camponovo pubblicate ieri nella sezione ospite del nostro sito (nel frattempo l'opinione è stata rimossa su richiesta dell'autrice). A creare indignazione è il passaggio (invero infelice) in cui la consigliera comunale esprime il desiderio di «eliminare la presenza degli zingari» dal centro di Locarno.
Un passaggio, questo, che ha naturalmente scatenato la reazione dell'Associazione Rom Ticino che - in qualità di rappresentante della comunità Rom nella regione - esprime «profondo rammarico» per quanto scritto da Camponovo. «Tali parole - scrive l'associazione in una nota giunta in redazione - sono inaccettabili e non possiamo fare a meno di chiederci come intenda concretizzare questa affermazione e, soprattutto, perché sembri voler "eliminare" esclusivamente le persone Rom».
L'Associazione Rom Ticino continua il proprio intervento ricordando il "potere" delle parole e chiedendo di fatto un chiarimento alla consigliera comunale leghista. «Un linguaggio come quello utilizzato dalla signora Camponovo - sottolinea l'associazione - è discriminatorio, offensivo e inopportuno e ha il potenziale di generare odio e astio nei confronti di un popolo che, come i Rom, ha pagato un altissimo prezzo durante la Seconda Guerra Mondiale e continua a subire discriminazioni in molti ambiti della vita quotidiana.
Ribadendo il proprio impegno nella promozione della pace, del rispetto e dell'integrazione tra i popoli, l'Associazione Rom Ticino chiede quindi a Camponovo «di chiarire le sue parole e riflettere sulla gravità delle sue dichiarazioni». «Le parole di un rappresentante pubblico, soprattutto quando queste incitano a discriminare un intero gruppo di persone - conclude la nota - possono danneggiare non solo la comunità Rom, ma anche l'intero tessuto sociale di una città come Locarno, che si è sempre distinta per il suo spirito di inclusività e rispetto per la diversità».