Alain Bühler: «Volevamo i due seggi li abbiamo ottenuti. Chiesa ha tutta la fiducia del partito per il seggio agli Stati»
BERNA - «Una grande giornata, un risultato meraviglioso». Cerchiamo al telefono Marco Chiesa, ma è già preda dei giornalisti, a Berna per raccogliere le reazioni del sorprendente successo del suo partito, sia a livello nazionale che cantonale.
Al suo posto risponde Alain Bühler che, in qualità di deputato Udc e coordinatore della campagna ticinese non può che esordire con entusiasmo: «Ci aspettavamo un balzo in avanti, ma è stato sorprendente», incalza.
Dunque obiettivo centrato per l'Udc, che si porta a casa i due seggi agognati. Più uno che va alla Lega: «Un grande alleato che ci ha consentito di costituire questa grande ondata di destra». Con uno stacco netto rispetto agli altri candidati sembra scontato (ma a decidere sarà il ballottaggio del 19 di novembre) che uno dei due seggi agli Stati andrà proprio a Chiesa. «Abbiamo grande fiducia nel risultato», non nasconde Bühler.
A vincere, è lampante, è stata una campagna che ha puntato tutto su tematiche quali l'immigrazione di massa, le politiche d'asilo e la lotta contro le eco-tasse: «Abbiamo semplicemente centrato quelle che sono le preoccupazioni dei ticinesi. Gli altri partiti devono essere coscienti che questi sono i settori chiave».
Sulla chiara sconfitta dei Verdi, il coordinatore è lapidario: «L'ondata verde si è estinta. Le politiche ideologiche non portano da nessuna parte, anzi fanno danni. Servono politiche pragmatiche con soluzioni che non incidano sul potere d'acquisto dei cittadini».