La stagione 2025 sarà all’insegna dell’innovazione e dello sviluppo
RIVERA - Domenica, 1° settembre 2024, dopo oltre 50 anni di fedele servizio, la telecabina del Monte Tamaro ha svolto il suo ultimo viaggio. Lascerà il posto a una telecabina nuova e moderna, già in via di realizzazione, la cui messa in esercizio è prevista per giugno 2025. La nuova telecabina apporterà importanti migliorie a livello di servizio e accessibilità, riducendone notevolmente l’impatto ecologico e paesaggistico.
Una pianificazione del cantiere ha permesso di ridurre al minimo i mesi di chiusura e uno svolgimento della stagione 2024 senza restrizioni nell’offerta. Nella prima fase del cantiere (da maggio fino a settembre 2024) i lavori si sono concentrati sulla stazione di monte all’Alpe Foppa e sul tragitto stazione intermedia – monte. Dal 2 settembre 2024, il cantiere si sposterà anche nella parte inferiore e comporterà inoltre lo smantellamento delle tre stazioni attuali.
«Dopo aver salutato commossi la nostra vecchia telecabina, siamo pronti ad accogliere il nuovo impianto moderno e fresco. La stagione 2025 sarà dunque all’insegna dell’innovazione e dello sviluppo con la messa in servizio del nuovo impianto di risalita Rivera – Alpe Foppa», commentano dalla struttura.
Il nuovo impianto - «Il nuovo impianto costituisce un progetto di fondamentale importanza per garantire la continuità aziendale e un elevato standard di servizio alla clientela futura». La telecabina seguirà il tracciato dell’impianto precedente dalla stazione di Rivera fino alla stazione intermedia al Piano di Mora. La tratta superiore del tracciato, invece, sarà leggermente spostata per via della nuova stazione di monte, che è avvicinata al Ristorante Alpe Foppa per migliorarne l’accessibilità. Sono previste ampie e confortevoli cabine a 8 posti, che renderanno il viaggio più gradevole grazie ad un’ottima areazione, a silenziosi passaggi sui piloni e allo smorzamento di eventuali vibrazioni.
«È stato nuovamente scelto un sistema di cabinovia a movimento continuo, che garantirà flessibilità e riservatezza agli utenti. Particolare attenzione è stata rivolta all’accessibilità, mirando all’inclusione totale. Il nuovo impianto convince anche dal punto di vista paesaggistico, ambientale e gestionale, come hanno dimostrato i risultati di un rigoroso esame di impatto ambientale. Questi risultati vengono raggiunti grazie alla riduzione del volume della stazione intermedia e quella di monte, la riduzione dei piloni da 29 a 19, ad una ricercata qualità architettonica e scelta dei materiali e non da ultimo, a sistemi energetici al passo con i tempi».