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STATI UNITIUn vaccino per i più poveri, fatto di lievito

16.03.22 - 19:00
Il nuovo preparato è stato testato con risultati promettenti e la sua produzione è già in fase avanzata
Afp
Fonte Ats ans
Un vaccino per i più poveri, fatto di lievito
Il nuovo preparato è stato testato con risultati promettenti e la sua produzione è già in fase avanzata

NEW YORK - Ottenuto un nuovo vaccino anti-Covid-19 basato su frammenti della proteina Spike del virus e prodotto da cellule di lievito: caratteristiche che lo rendono molto meno costoso e più facile da produrre e da immagazzinare rispetto ai vaccini basati su Rna messaggero (mRna), e quindi accessibile ai Paesi più poveri.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Science Advances, è stato guidato da Massachusetts Institute of Technology (Mit) e dal centro medico Beth Israel Deaconess di Boston (Bidmc). Il nuovo vaccino è stato testato su primati con risultati promettenti, simili a quelli ottenuti da altri vaccini anti-Covid-19 già approvati, come quello di Johnson & Johnson.

L'obiettivo è renderlo disponibile soprattutto in quella parte del mondo che finora non ha avuto largo accesso ai sieri contro la pandemia di Covid-19, a causa dei costi elevati e dei problemi logistici di stoccaggio e distribuzione. La produzione del vaccino è già in fase avanzata nel Serum Institute dell'India (il più grande produttore di vaccini al mondo), che ha avviato anche un test clinico in Africa.

Il vaccino si basa su una piccola parte della proteina Spike di SARS-CoV-2, che però aveva già dimostrato in precedenti test di non riuscire a indurre una forte risposta immunitaria quando usata da sola. Per ovviare al problema, i ricercatori hanno posizionato molte copie della proteina su una particella simile al virus, usando come modello quello dell'epatite B: i risultati mostrano che questa disposizione è molto più efficace nel produrre una protezione immunitaria valida.

Inoltre, per rendere più semplice la produzione del vaccino, i ricercatori hanno ingegnerizzato un particolare ceppo di lievito (Pichia pastoris) per indurlo a produrre i componenti di interesse. «Una delle caratteristiche chiave che distinguono il nostro vaccino dagli altri già esistenti - ha spiegato Neil Dalvie del Mit, uno degli autori alla guida dello studio - è che le strutture per la produzione basata su questi lieviti che già esistono in quelle parti del mondo dove ce n'è più bisogno».

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