Ancora una fumata nera al tavolo dei colloqui di pace. Scambio di accuse tra i due schieramenti in guerra.
TEL AVIV - Negoziati di pace ancora in alto mare e dal Qatar ancora una fumata nera: a rivelare l'ennesimo stallo nella trattativa per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco sono alcuni media israeliani, fra cui l'emittente televisiva Channel 12.
L'emittente cita alcuni funzionari di Israele che questa sera (26 febbraio) hanno affermato che il quadro negoziale proposto dai mediatori Egitto, Qatar e Stati Uniti sarebbe stato respinto da Hamas che, a sua volta, ha accusato Israele di bloccare i colloqui.
Il quadro, che Israele avrebbe accettato secondo quanto riportato dagli stessi media, prevede inizialmente un cessate il fuoco della durata di circa sei settimane. Durante questo periodo, 40 ostaggi detenuti da Hamas dovrebbero essere scambiati con diverse centinaia di prigionieri palestinesi oggi detenuti nelle carceri israeliane.
Hamas detiene un totale di 134 ostaggi nella Striscia di Gaza, di cui Israele stima che poco più di 100 siano ancora vivi. Ulteriori rilasci saranno negoziati durante il cessate il fuoco. Il cessate il fuoco dovrebbe entrare in vigore prima del mese di digiuno musulmano del Ramadan, che dovrebbe iniziare intorno al 10 marzo.
Questa mattina l'emiro del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani ha ricevuto il leader di Hamas Ismail Haniya a Doha, come riportato dall'agenzia di stampa statale QNA. Contemporaneamente, una delegazione egiziana e una israeliana - anche se con un mandato limitato - si trovavano nella capitale del Qatar. Inizialmente non sono stati diffusi dettagli sul contenuto dei colloqui.
In ogni caso, negli ambienti governativi israeliani prevaleva la prudenza. «Non ci sono progressi al momento», aveva dichiarato un rappresentante del governo al portale israeliano "Ynet". «C'è un grande divario tra le parti e i mediatori stanno cercando di colmarlo. Continuiamo a lavorare per ottenere risultati».
In una dichiarazione successiva all'incontro di Haniya con l'emiro del Qatar, Hamas ha affermato che l'organizzazione stava dimostrando «grande serietà e flessibilità» per fermare «l'aggressione» a Gaza. Circoli di Hamas a Beirut hanno affermato sempre oggi che il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu «ignora costantemente le richieste più importanti di Hamas: un cessate il fuoco completo, il ritiro completo dell'esercito israeliano dalla Striscia di Gaza e il ritorno della popolazione fuggita dal nord della zona costiera isolata».