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L'impero di Musk eretto a suon di aiuti di Stato

Il Washington Post: «I 38 miliardi di dollari di finanziamenti governativi hanno aiutato Tesla e Space X a prosperare»
Foto Imago
Fonte Washington Post
L'impero di Musk eretto a suon di aiuti di Stato
Il Washington Post: «I 38 miliardi di dollari di finanziamenti governativi hanno aiutato Tesla e Space X a prosperare»

WSHINGTON - Trentotto miliardi di dollari: è quanto avrebbe ricevuto Elon Musk dai governi degli Stati Uniti per erigere il suo impero.

A rivelarlo è il Washington Post con un'inchiesta che svela i rapporti tra l'imprenditore e la macchina burocratica americana che sforna finanziamenti, lo stesso apparato sul quale si sta abbattendo la scure dei tagli del capo del DOGE (il Dipartimento dell'efficienza governativa) e da cui però il luminare tecnologico per anni ha attinto un fiume di denaro. Soprattutto nei momenti in cui le cose dal punto di vista economico non gli andavano benissimo.

Qualche esempio? Nel 2010 il Dipartimento dell'energia sfila dalle sue casse 468 milioni di dollari e li presta al tycoon: quella cifra oltre a salvarlo da grane finanziarie gli servirà per "mettere al mondo" la Model S di Tesla.

Proprio con gli incentivi pubblici per le auto elettriche, Elon Musk si salva dal baratro finanziario attraverso la vendita di crediti sulle automobili green.

Senza questo introito, il grande "risparmiatore" voluto da Trump per combattere gli sperperi della macchina statale e i finanziamenti a pioggia, si sarebbe ritrovato in Tesla con un buco di almeno 700 milioni di dollari, scrive il Washington Post: e invece grazie ai fondi governativi destinata all'industria automobilistica - quegli stessi fondi contro cui da capo del DOGE è partita la sua crociata - l'utile è schizzato nel 2020 a 862 milioni di dollari.

Non solo auto. Musk ha beneficiato del sostegno finanziario pubblico anche per le sue imprese "extra terrestri": su Space X sono piovuti dollari, a miliardi però; almeno 15 quelli messi dalla NASA per il progetto spaziale del magnate che gli ha fatto guadagnare terreno sulla concorrenza, il Blue Origin del signor Amazon, Jeff Bezos.

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